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Cronaca Loredana Monda 04 gennaio 2008 23:57 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nella giornata del 4 gennaio 2008, un altro arresto
eseguito dai carabinieri del nucleo operativo del
Reparto Territoriale di Castello di Cisterna,
coordinati dal tenente colonnello Antonio Jannece.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, negli uffici
Polaria dell'aeroporto di Fiumicino a Roma, i militari
dell'Arma hanno notificato, infatti, un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per
le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli,
su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di
Napoli, al cinquantaduenne Alfonso Annunziata.
L'uomo,
che ha compiuto gli anni il giorno di Capodanno, giÃ
noto alle forze dell'ordine, ritenuto capo
dell'omonimo sodalizio criminale operante su
Boscoreale e sui comuni limitrofi, già arrestato dalla
polizia olandese il 30 dicembre .2006 ad Amsterdam ed
estradato, in esecuzione di un mandato di arresto
europeo, stando al provvedimento che l'ha colpito, è
stimato essersi reso responsabile di associazione per
delinquere di tipo mafioso, finalizzata al traffico
internazionale di sostanze stupefacenti, con
aggravante dell'articolo 7 della legge 203/91, vale a
dire allo scopo di agevolare l'organizzazione di
riferimento.
A seguito della notifica dell'ordinanza
di custodia cautelare, Alfonso Annunziata è finito al
carcere di Rebibbia a Roma. Resta in stato di
detenzione, a disposizione dell'autorità giudiziaria
competente.
ARRESTATA COMPLICE DI AURIEMMA
Dopo gli arresti, a Ottaviano, di Maddalena Esposito
per procurata inosservanza della pena e di Michele
Auriemma, latitante dal novembre scorso, condannato
all'ergastolo per omicidio, per detenzione e per porto
di arma da fuoco in relazione a fatti accaduti nel
luglio 2000 a Palma Campania, i carabinieri del
Reparto Territoriale di Castello di Cisterna
coordinati dal tenente colonnello Antonio Jannece,
hanno arrestato anche la trentaseienne Maria Duraccio,
di Somma Vesuviana.
Anche per la seconda donna finita
in manette, nella serata del 3 gennaio 2008, l'accusa
di procurata inosservanza della pena, in relazione al
periodo di latitanza di Michele Auriemma, ritenuto
legato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele
Cutolo. Ulteriori accertamenti, esperiti dai
carabinieri durante una fase informativa e
investigativa, hanno consentito ai carabinieri di
chiarire che la Duraccio, in concorso con la Esposito,
forniva quotidianamente abbigliamento e viveri al
latitante, nonché garantendogli il sostegno necessario
ad eludere i controlli delle forze di polizia che lo
cercavano da mesi.
Maria Duraccio è stata fermata
all'interno della sua abitazione, dove sono stati, per
l'appunto, rinvenuti indumenti di ricambio e effetti
personali di Michele Auriemma. L'arrestata, dopo
l'espletamento delle formalità di rito in caserma, è
stata associata al carcere femminile di Pozzuoli.
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