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Cronaca Loredana Monda 27 dicembre 2007 02:00 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Sono Sabato Casillo, soprannominato o' tedesco e Giovanni Bonavita. Rispettivamente di quarantadue e di quarantacinque anni, sono entrambi residenti a San Giuseppe Vesuviano. Sono stati rintracciati, nella mattinata del 23 dicembre scorso, dagli uomini del nucleo operativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna, agli ordini del maggiore Fabio Cagnazzo, coordinati dal tenente - colonnello Antonio Iannece.
Sono stati arrestati nell'ambito di una più ampia attività di contrasto al fenomeno estorsivo, coordinata dal pubblico ministero Simona Di Monte della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Ad essere colpiti appartenenti ad organizzazioni camorristiche operanti nell'area vesuviana, che praticavano estorsioni a danno di imprenditori e di commercianti, come Casillo e Bonavita, sottoposti a fermo di indiziato di delitto.
I due uomini, già noti alle forze dell'ordine, ritenuti affiliati clan "Fabbrocino", facente capo al boss Mario o' graunaro, sono stati, per l'appunto, ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso, ai danni di un grossista di abbigliamento di San Giuseppe Vesuviano, al quale era stato imposto il pagamento di una somma di denaro da quantificare, in cambio della tranquilla prosecuzione della sua attività lavorativa.
Riconosciuto, in sede di indagine, ai due uomini, l'aggravante articolo 7 legge 203/91, avendo commesso il fatto al fine di agevolare l'organizzazione di riferimento. Dopo l'esecuzione del fermo, i due uomini sono stati tradotti alla casa circondariale di Poggioreale, dove restano a disposizione dell'autorità giudiziaria di Nola.
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