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Cronaca Loredana Monda 18 dicembre 2007 23:54 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
All'incirca alle ore 9 e 30 del 18 dicembre era in tilt il traffico sul Corso Umberto I. Si udivano anche a distanza i clacson delle auto che non riuscivano a proseguire lungo l'arteria a causa della presenza di una moltitudine di persone che si erano riversate sulla carreggiata nei pressi nel Palazzo Municipale.
Alcuni cittadini avevano, infatti, inscenato una manifestazione di protesta avverso la chiusura dell'ufficio postale della frazione di Faibano, operata alcuni mesi fa. Troppo tempo è trascorso, ad avviso degli utenti, da quando è stata negata accoglienza all'agenzia nei locali precedentemente occupati, di necessità assoggettati ad interventi di ristrutturazione.
Lo stesso ufficio postale, che era ubicato in locali provati in via Maestra, era stato costretto a segnalare ripetutamente che, a causa di scarso assorbimento da parte delle rete fognaria, l'arteria andava soggetta ad allagamenti che creavano infiltrazioni continue anche nella struttura a servizio del pubblico. Da aggiungere che presso l'ufficio postale era stata riscontrata la presenza di barriere architettoniche che rappresentavano un secondo motivo ostativo alla presenza del medesimo nei citati locali.
Dai fatti esposti era scaturita la decisione da parte di strutture napoletane dell'agenzia di non riaprire la sede di Faibano, nelle more dell'individuazione di altri spazi, che fossero più idonei o di una ristrutturazione a carico della proprietà dei precedenti spazi, con una volontà a procedere in tal senso comunque da verificare. A distanza di diversi mesi da quando sulla vicenda si sono accesi i riflettori per la prima volta, i cittadini non sentono, però, ragione. Chiedono che sia ridato loro l'ufficio postale.
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