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Cronaca Loredana Monda 24 novembre 2007 23:38 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Al Tribunale di Nola,
è cominciato il processo, che vede, imputate decine e
decine di persone, per abusivismo edile, in ordine
alla realizzazione di sottotetti su abitazioni
preesistenti, ubicate sul territorio comunale, finite,
negli ultimi anni, nel mirino delle forze dell'ordine
e della magistratura, che hanno portato avanti
indagini sulla regolarità dei permessi a costruire
erogati, in un intero biennio (2002 - 2004).
In data
22 novembre 2007, in aula, nelle vesti di difensori,
gli avvocati penalisti Antonio Carpino, Anna Iossa e
Lucio Sena, che hanno dovuto prendere atto di un
rinvio dell'udienza a febbraio 2008. Per fare
conoscere la ricostruzione dall'intera vicenda,
fornita sia dalla pubblica accusa sia dalla difesa, in
fase dibattimentale sarà , quindi, necessario attendere
ancora qualche mese.
D'altra parte era notorio, viste
le date già fissate precedentemente fino a maggio
dell'anno prossimo, che la questione avrebbe tenuto
banco per un lungo periodo. Ricordiamo, intanto, che a
chiudere le indagini, chiedendo i primi rinvii a
giudizio sfociati nell'istruzione del processo che si
è aperto nei giorni scorsi, sono stati i sostituti
procuratori Visone e Renzulli. Altri tre magistrati
della Procura della Repubblica di Nola sono, invece,
al lavoro.
Si tratta dei sostituti Raffaele, Sorvillo
e Sico, che si appresterebbe, tuttavia, a loro volta,
a chiudere le indagini sulla stessa materia, avanzando
nuove richieste di rinvio a giudizio, che potrebbero
segnalare l'avvio di ulteriori procedimenti
giudiziali. Ricordiamo, inoltre, che a doversi
difendere dall'accusa di abusivismo sono tecnici
comunali, tecnici privati (progettisti, direttori dei
lavori, titolari di imprese edili) e cittadini.
Per il
momento, sono quattro i tecnici comunali coinvolti.
Interessati dagli sviluppi della
vicenda anche altri dipendenti comunali, oltre ad ex
amministratori locali, che sono coinvolti a titolo
privato. Fino ad ora, nessun avviso di garanzia e
nessun rinvio a giudizio, invece, per il responsabile
dell'area gestione tecnica del Comune, l'ingegnere
Andrea Ciccarelli. Pare comparisse il suo nome in una
prima notifica di in alcuni atti (soprattutto avvisi
di conclusione indagini), ma non in una seconda.
Potrebbe essersi salvato con l'annullamento di tutti i
permessi a costruire erogati dall'ente locale e
ritenuti illegittimi: avrebbe sostanzialmente
avvallato, quindi, le tesi sostenute dai magistrati
della Procura della Repubblica di Nola. Eppure avverso
l'annullamento dei permessi a costruire tante
sarebbero state le impugnazioni, in sede di
sospensiva, al Tribunale Amministrativo Regionale, che
avrebbe dato ragione ai ricorrenti.
Cronache di Napoli, 24 novembre 2007
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