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Cronaca Loredana Monda 08 settembre 2007 09:20 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Un cadavere nella
torre 03 del quartiere di edilizia popolare. La
macabra scoperta nel pomeriggio di ieri.
A trovare il
corpo senza vita del trentaduenne Luigi Fiume, piccoli
precedenti penali, sono stati i residenti nello
stabile, insospettiti dal cattivo odore che ha avvolto
l'interno della palazzina dal pian terreno al quinto
piano.
Il cadavere dell'uomo, che non aveva
un'occupazione stabile ma sbarcava il lunario, era in
una sorta di piccolo stanzino adibito a deposito al di
sopra dell'ultimo piano del fabbricato. Probabilmente,
era in quel luogo angusto e scuro da tre o quattro
giorni. Sull'esterno della palazzina, una calca di
curiosi e alcuni residenti, auto della polizia
municipale e dei carabinieri.
Le forze dell'ordine a
lavoro. Ti viene consegnata una mascherina
all'ingresso dello stabile. E' indispensabile: il
cattivo odore è fortissimo. Aumenta ad ogni scalino
compiuto fino ad arrivare all'ultimo piano, dove è
intensissimo. Senti delle voci. Segui i rumori. In una
macinata di minuti ti ritrovi nel luogo del
ritrovamento del cadavere. A terra una bara.
Hai di
fronte a te il corpo senza vita di un uomo
dall'altezza media, dall'imponente corporatura, dal
viso rotondo, dai capelli rasati come da militare. E'
quasi seduto. Ha le gambe divaricate. Le braccia
abbandonate verso il basso. Sulla sua testa, ad una
distanza non eccessiva, una corta, non molto doppia,
legata ad una trave, spezzata sul basso. Forse la
corda non ha retto al peso dell'uomo, durante la
trazione. Il corpo era parzialmente annerito. Annerite
erano la testa, il collo e le braccia. Aveva, insomma,
i segni della decomposizione in atto, spia della quale
era anche il cattivo odore imperante.
Indossa guanti
in lattice il medico legale. Sta ispezionando il
cadavere. Si attende il magistrato di turno alla
Procura della Repubblica di Nola, che non tarda ad
arrivare e autorizza la rimozione del corpo senza vita
di Fiume, portato via dalla polizia mortuaria. Sulla
salma sarà effettuato l'esame autoptico: i risultati
consentiranno di stabilire tempi e modi del decesso.
Per i carabinieri della Compagnia di Castello di
Cisterna, coordinati dal capitano Orazio Ianniello,
l'ipotesi più plausibile è che l'uomo si sia
suicidato.
Luigi Fiume, che viveva con il padre, la
madre, una sorella e un fratello nell'atra scala
della torre 03 rispetto a dove è stato trovato il
cadavere, che non aveva l'abitudine di allontanarsi da
Pontecitra dove aveva le sue amicizie, non tornava a
casa da qualche giorno. "Non avevamo notizie di lui da
tre o quattro giorni. Non pensavamo che potesse
accadere una cosa simile. Non sappiamo cosa l'abbia
spinto - ha affermato Gaetano, padre del giovane,
giunto in città con la famiglia nel 1995 - a compiere
un gesto simile". E il presunto suicidio del
trentaduenne si registra a soli due giorni di distanza
da quello di un diciottenne del centro. In precedenza,
a togliesi la vita un trentaseienne, un trentenne e un
tredicenne.
Da Cronache di Napoli
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