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Cronaca Loredana Monda 04 agosto 2007 19:35 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Approvazione della variante al piano regolatore generale del 1990, che aveva a sua volta modificato lo strumento urbanistico del 1988: si è tenuta una conferenza stampa di presentazione nella serata di venerdì, presso l'aula consiliare del Palazzo Municipale.
La nuova variante, approvata in Giunta in data 27 luglio 2007, redatta dall'architetto Pasquale Miano e dall'avvocato Giuseppe Romano, terrebbe conto di tutte le prescrizioni della Provincia di Napoli e della Regione Campania al piano del 1990, non dovrebbe, quindi, essere rispedita al mittente dopo l'invio a detti organi istituzionali sovra comunali.
Il vecchio strumento urbanistico non è stravolto, stando a quando sostiene l'Amministrazione. Niente di nuovo per le zone A, B e C che saranno prese in considerazione all'atto dell'approvazione del Puc (piano urbanistico comunale). Vera novità della variante al piano regolatore generale, stando a quanto spiegato dal sindaco, l'abbassamento degli indici di fabbricabilità che da 3 passa a 1 per i suoli fino a 2500 metri quadrati. Non più una previsione di edificazione di quattromila vani, ma massimo di cinquemila, senza concentrazioni in una zona specifica.
Praticamente, mancheranno i grossi insediamenti residenziali. I sottotetti che sono stati realizzati sui suoli stimati edificabili dalla nuova variante saranno decurtati dai vani disponibili.
Saranno evitati acquisizioni al patrimonio comunale e abbattimenti dei volumi realizzati in conformità ai permessi a costruire ottenuti, ma come le leggi in materia urbanistica prevedono, i sottotetti non risulteranno abitabili. Con la definizione data dal Comune con la nuova variante, che si spera sia accolta dalla Procura della Repubblica di Nola, i sottotetti sono praticamente considerati zona di pertinenza dell'abitazione preesistente sulla quale sono stati realizzati.Non potranno diventare, quindi, appartamenti autonomi. Non potranno essere venduti o acquistati.
Ad esprimere sottostazione per un'operazione portata a compimento, che a dire della maggioranza concede regole chiare e certe ponendo fine al caos che ha regnato sovrano per venti anni sotto il profilo urbanistico, lasciando spazi anche a quelli che si suole definire abusi di necessità , non solo il sindaco ed esponenti di maggioranza come il capogruppo in consiglio comunale di Uniti per Marigliano Celeste Beneduce (Sdi), ma anche il senatore Tommaso Barbato che ha presenziato alla conferenza stampa e che ha rimarcato che il nuovo strumento urbanistico consentirà di andare verso uno sviluppo sostenibile della città , favorendo i privati e arginando l'azione
delle lobby del cemento.
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