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Cronaca Loredana Monda 29 luglio 2007 01:16 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Sulla mancata esecuzione della delibera
di chiusura al traffico del centro storico, che è
stata annoverata tra i motivi di contrasto delle forze
di maggioranza investite nei mesi scorsi da una nuova
crisi politico amministrativa, a dare informazioni è
il sindaco Felice Esposito Corcione.
Sostanzialmente
due le ragioni, secondo il capo dell'esecutivo, per le
quali il centro storico non risulta ancora interdetto
al transito auto - veicolare. Lungo diverse arterie
della porzione di territorio interessato sono in fase
di espletamento lavori di rifacimento della rete
idrica e fognaria.
Si attende, inoltre, che possa
essere adottato un nuovo piano urbano traffico, giÃ
commissionato agli esperti del dipartimento dei
trasporti della facoltà di ingegneria dell'UniversitÃ
Federico II di Napoli, che sono a lavoro. Il piano
consentirebbe di chiudere Piazza Annunziata, studiando
il sistema per alleggerire Via Giannone, ma
controllando i movimenti sulle strade che la
intersecano.
Il sindaco sottolinea la presenza di vari
cantieri aperti sul territorio: i lavori in
consentiranno di sfruttare nuove strade con l'adozione
del predetto piano. Entro ottobre dovranno terminare,
stando a quanto precisato dal capo dell'esecutivo, i
lavori sulla tratta dell'ex Circumvesuviana per la
creazione di una strada e di un parcheggio.
Da un lato
la strada arriverà fino a San Vitaliano (è stato
trovato un accordo con il comune confinante), da un
altro lato si attendere di avere il placet per poterla
portare fino a Mariglianella. Nell'arco di breve
tempo, anche Via Isonzo dovrebbe essere terminata.
Avanzata anche una proposta alle Ferrovie dello Stato
di trasformazione della tratta che costeggia Via
Settembrini in nuova strada destinata ad arrivare fino
a Via Bosco. A quel punto, il sindaco vede nel futuro
della città la possibilità di chiudere al traffico
anche una buona parte del centrale Corso Umberto I. Ai
cittadini sarebbe, in tal caso, concessa la
possibilità di fruire di zone di parcheggio nell'area
del mercato, nell'area dell'ex Circumvesuviana,
dell'area delle Ferrovie dello Stato, in Via Isonzo.
D'altra parte, in molte civili cittadine italiane il
centro è interdetto agli auto - veicoli che d'obbligo
devono essere lasciati in sosta in zone attigue. Ma i
lavori in corso non riguardano solo le strade. Sono
partiti anche i lavori di ristrutturazione
dell'immobile sito in Piazza Municipio, che un tempo
ospitava gli uffici della Pretura.
Il progetto redatto
dall'ufficio tecnico comunale era pronto da qualche
mese. Si attendeva l'espletamento della gara di
affidamento dei lavori, che si è regolarmente tenuta.
Ad intervenire prima che fosse messa mano alla
ristrutturazione era stata la Sovrintendenza per i
beni culturali di Napoli, che aveva chiesto al Comune
di avere notizie storiche attinenti il fabbricato, che
era una Casa del Fascio. Per poter, proseguire nei
lavori, dopo un confronto con il funzionario dell'ente
governativo responsabile dell'area nolana,
l'architetto Guido Gullo, il Comune ha dovuto
attenersi a precise indicazioni. Sia sull'esterno sia
sull'interno, la struttura sarà riportata alle forme
originali, modificate dopo, l'ultima ristrutturazione
datata fine anni ottanta - inizio anni novanta.
All'epoca tanto discutere si fece anche
sull'opportunità storica, politica e culturale di
mantenere visibile sul prospetto principale l'aquila
simbolo del periodo fascista. Prevalse la corrente di
pensiero che ne sosteneva la copertura. Ebbene, ora la
Sovrintendenza per i beni culturali di Napoli obbliga
l'ente comunale a riportare alla luce anche quella
aquila fascista, motivo di vecchi contrasti. Non è
tutto. Anche le scale interne ed esterne, nonché la
rampa di accesso all'immobile creata per i portatori
di handicap dovranno essere nuovamente realizzate come
erano in origine. Insomma, l'ex Casa del Fascio
apparirà nuova di zecca quando la ristrutturazione
sarà ultimata, ma al contempo sarà l'emblema, in tutto
e per tutto, del periodo storico durante il quale è
stata edificata, ritorno agli originari fasti.
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