18/04/2024
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Cronaca Loredana Monda 19 luglio 2007 01:00 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Assessore Vivenzio, da quando la giunta è stata azzerata, non ha mai rilasciato dichiarazioni. Per quale motivo?
Ho cercato di mantenere, come i Democratici di Sinistra, sempre alto il livello di responsabilità , tenendomi alla larga dalle polemiche sterili e cercando di contribuire fattivamente alla risoluzione dei problemi amministrativi, per quanto mi è stato permesso. In due anni, mai ho soffiato sul fuoco delle polemiche e mai sono pubblicamente intervenuto nelle diverse crisi. Anche in questo momento, ho ritenuto doveroso lasciare la parola ai rappresentanti dei partiti, ai segretari.
Fino all'azzeramento è stato l'assessore più "longevo" della giunta Esposito Corcione. Non si mai dimesso …
Forse, non sono stato io a provocare mal di pancia!
Se dovesse dare un giudizio sull'amministrazione Esposito Corcione?
In tutta onesta, devo ammettere che non è riuscita a rispondere alle aspettative dei mariglianesi, anche se molte cose sono state avviate e spero si concretizzino.
Secondo lei per quale motivo non è riuscita a soddisfare le aspettative dei cittadini?
Ripeto, molte cose sono state avviate. Ma, le aspettative della gente non sono state soddisfatte per motivi vari. Un peso rilevante ha avuto il modo d'intendere la politica. Da tempo, in città , fare politica equivale a coltivare il proprio "orticello elettorale" o "campo di grano" (chiaramente in relazione al peso specifico degli incarichi istituzionali). In realtà , la politica dovrebbe essere "servizio al cittadino", volano di crescita socio - culturale ed economica, affermazione dell'interesse collettivo, scevro di personalismo e favoritismi.
Parlava di mal pancia, a cosa si riferiva?
Alle continue crisi amministrative, ai continui tentativi di prevaricazione poltica, alla continua voglia di allargarsi di qualche partito a scapito degli alleati. Si è arrivati anche a mettere in discussione la legittimità della presenza dei Democratici di Sinistra in giunta.
E lei come ha reagito?
Non mi sono fatto venire i mal di pancia! Ho cercato di lavorare seriamente, favorendo ragionamenti costruttivi con altri enti istituzionali in cui i Democratici di Sinistra sono fortemente rappresentati. Tutto, senza contare il "peso politico", chiedere contropartite e richiamare al manuale Cencelli, caro a tanta gente, che riesce a interpretarlo, rileggerlo ad uso e consumo, facendo arrossire anche lo stesso autore.
Tornando alle vicende amministrative, quale è il suo pensiero sulla questione dipendenti? Si parla di continue frizioni all'amministrazione in sede trattante.
Si tratta di un problema serio. Tra i dipendenti si trovano professionalità che abbisognerebbero solo d'essere valorizzate ai fini del conseguimento di obiettivi importanti. Ma, i dipendenti andrebbero utilizzati in maniera diversa. Dovrebbero essere spoliticizzati. Non dovrebbero essere sotto ali protettive in cambio di disponibilità o altro. Da buoni dipendenti, dovrebbero essere gratificati se meritevoli, premiati in proporzione alla capacità progettuale messa in campo. Solo attraverso l'accantonamento delle appartenenze (mi rivolgo a politici e amministratori) può essere perseguita la riorganizzazione della macchina amministrativa, senza ricorrere a direttori generali, privi di esperienza nel settore, capaci di elaborare solo provvedimenti estemporanei, telecomandati e puntualmente rimangiati.
Nota dolente dell'amministrazione, la questione sottotetti. In proposito?
Direi, nota dolente dell'ufficio tecnico! Sono state rilasciate incautamente le concessioni per la realizzazione di sottotetti o di volumi tecnici, come ama definirli qualcuno. I permessi a costruire e i provvedimenti susseguenti hanno generato il caos. I cittadini. titolari delle concessioni, temono peri loro investimenti, il Comune si ritrova a confrontarsi con numerosi contenziosi, gli amministratori cercano di trovare una soluzione che salvi capra e cavoli. Ma, non vedo soluzioni politiche alla questione, neppure attraverso una variante al piano regolatore generale.
Senza soluzioni politiche, come lei le ha definite, ai cittadini quale strada resta da battere?
Credo che nella peggiore della ipotesi si possano rivalere con l'ufficio.
Parlava di premi per i dipendenti?
Non è il caso dell'ufficio tecnico, che, a mio avviso, andrebbe rigenerato, concedendo a qualcuno l'opportunità di riposarsi. Vede, l'ufficio tecnico dovrebbe essere dinamico, pieno d'idee, capace di rendere concreti gli indirizzi politici, di progettare, di portare a compimento l'iter di realizzazione di un'opera di pubblica. Non dovrebbe generare autonome interpretazioni delle norme in materia urbanistica. Senza contare che, a mio avviso, i danni non sono finiti. Girando, in città , ho notato spuntare nuove costruzioni. Forse, sono case agricole? Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, ma ripeto l'ufficio tecnico necessita d'essere rigenerato, anche perché qualcuno è convinto che basti essere sotto le predette ali protettrici per venire meno a precisi indirizzi politici di qualche amministratore.
In una conferenza stampa agli albori dell'ultima crisi politico - amministrativa, lei è stato definito politicamente impreparato. Cosa si sente di rispondere?
In una conferenza stampa? Strano, non ho letto questa dichiarazione! Forse i giornalisti l'hanno omessa! E poi si dice che non hanno buon senso….Scherzi a parte, sicuramente lo sono. Ma, un dato mi consola: l'impreparazione politica si riscontra a tutti i livelli. Non essendo un presuntuoso, pensando di avere la giusta dose di umiltà , in relazione alle mie limitate capacità farò il possibile per migliorare. Spero solo che qualcuno mi aiuti a capire cosa siano politica e preparazione politica. Chissà se riuscirò a trovare un buon maestro!
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