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Cronaca Loredana Monda 24 giugno 2007 00:49 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nuova fumata nera sul fronte politico -
amministrativo. La crisi non è rientrata. Nonostante
al tavolo istituzionale fossero sedute tutte le forze
che compongono la coalizione di centrosinistra al
governo della città , l'interpartitico che si è tenuto
venerdì sera si è concluso con un altro niente di
fatto.
Ancora fermi sulle loro posizioni soprattutto
Margherita ed Udeur. Ad aggravare la situazione
sarebbe stata, tra l'altro, una decisione assunta dal
capo dell'esecutivo senza consultare tutti i partiti,
in un contesto di precarietà influenzato dalla crisi
stessa.
In sostanza, il primo cittadino si sarebbe
assunto la responsabilità di far passare una determina
con la quale avrebbe confermato, senza neppure
l'avvallo della giunta, in questo momento azzerata,
gli incarichi professionali di legali e di tecnici per
la realizzazione del piano degli insediamenti
produttivi. Sarebbe stato, quindi, messo il dito nella
piaga rispetto ad una questione che aveva già visto
una ferma presa di posizione da parte di qualche
componente dell'esecutivo alcuni mesi fa.
Il
riferimento sarebbe alle contestazioni
all'amministrazione e al sindaco provenienti
dall'assessore alle finanze Caradio Esposito (in quota
alla Margherita), in ordine ad una delibera di
affidamento di incarico, che avrebbe portato alla
presentazione di parcelle che avrebbero sforato il
centinaio di migliaia di euro.
Di fronte, ad un
fiorellino incalzante alla ricerca di spiegazioni,
l'altra sera, il sindaco avrebbe focalizzato
l'attenzione sulla necessità di procedere in tempi
brevi con gli affidamenti di incarico a causa di
impellenti scadenze di natura burocratica. Preoccupato
dell'immagine fornita alla città , il capo
dell'esecutivo avrebbe tenuto l'ultimo intervento
nell'interpartitico del 22 giugno, con il quale
avrebbe esplicitato la volontà di ridare, nell'arco di
pochi giorni, una giunta a Marigliano, per rilanciare
l'azione amministrativa, ora in una situazione di
stallo.
Le forze politiche, soprattutto, le più
dissenzienti, con particolare riguardo alla
Margherita, ora sono in attesa di comunicazioni del
sindaco. Appare critico il contesto generale,
ambientale, in cui si inserisce la crisi in atto.
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