26/04/2024
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Cronaca Loredana Monda 19 maggio 2007 00:07 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Si chiude il cerchio in ordine all'investimento di
donna di Giugliano, che si era opposta ad un tentativo
di furto dell'auto.
Nelle prime ore della mattinata
del 18 maggio 2007, a conclusione di una serrata ed
ininterrotta attività d'indagine, i carabinieri hanno
sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Franko
Hadzovic, un cittadino bosniaco, ospite del campo
nomadi di Giugliano, ritenuto fortemente indiziato dei
reati di rapina e di omicidio aggravato a danno di
Pietra Calanna.
Un elemento in particolare a carico
dell'uomo: l'identificazione da parte della figlia
della vittima. Hadzovic è stato bloccato dai militari
dell'Arma mentre, a bordo del suo camper in compagnia
di un parente. Girava, infatti, a fari spenti nelle
campagne di Castel Volturno, dopo essersi allontanato
dal campo nomadi che lo ospitava in una baracca
occupata anche da moglie e sette figli.
La versione
fornita dall'uomo agli inquirenti in ordine ai suoi
spostamenti delle ore precedenti il fermo appare
confusa, non collimante con altre testimoniante che
sono state raccolte. L'indagine è definita, comunque,
non conclusa dagli organi giudiziari, che sottolineano
che maggiori certezze saranno garantite dall'esito di
ulteriori accertamenti in corso, tra cui le analisi
tecniche disposte sull'auto della vittima, di cui si
stanno occupando gli uomini del Ris.
La magistratura
rende noto che non è esclusa l'ipotesi di esistenza di
testimoni che abbiano assistito involontariamente
all'azione criminosa. Anzi, se questi esistono, li sollecita a
farsi avanti al fine di una compiuta e certa
ricostruzione dei fatti e all'identificazione di un
presunto complice.
Nella foto Franko Hadzovic.
Secondo i carabinieri potrebbe aver commesso altri reati in zona.
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