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Cronaca Loredana Monda 17 maggio 2007 00:18 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
"E' stata fatta giustizia in termini morali e di
riconoscimento dell'opera svolta dall'amministrazione
che mi pregio di rappresentare.
Probabilmente, il
nostro territorio era scomodo a qualcuno. Forse la
cittadina era cresciuta più di altre.
Ritengo, comunque,
che siamo di fronte al riscatto non di
un'amministrazione, ma di una terra dalle sane e
solide tradizioni culturali e politiche, che non
meritava di essere bollata, di essere etichettata zona
di camorra. Riprenderemo il lavoro da dove abbiamo
lasciato".
E' questo il commento del sindaco di
Brusciano, Angelo Antonio Romano, alla notizia che il
Consiglio di Stato si è pronunciato a favore di un
reintegro dell'amministrazione di centrodestra da lui
guidata, sciolta per infiltrazione della malavita
organizzata nella gestione dell'ente locale. Non si
conoscono, però, né i tempi di rientro né i tempi
concessi per il recupero dell'operato a cui era stata
da interruzione a circa quattro mesi dalla scadenza
naturale del mandato.
A questo punto, risulta
annullata la sentenza del tribunale amministrativo
della Regione Campania, che aveva confermato i motivi
di scioglimento per infiltrazione: al comune, non a
caso, era rimasta la commissione straordinaria,
composta dai vice prefetti Giuseppe Sacchi, Elvira
Nuzzolo e Fiorentino Boniello. Ricordiamo che l'intera
vicenda aveva avuto nei primi mesi dell'anno 2006,
quando il Consiglio dei Ministri (premier Berlusconi)
aveva decretato lo scioglimento, dopo aver preso atto
delle risultanze degli accertamenti della commissione
d'accesso che si era insediata solo tre mesi prima per
fare il punto sull'esistenza di eventuali
infiltrazioni.
Su diversi punta era stata focalizzata
l'attenzione della predetta commissione, tutti ripresi
e vagliati dal tribunale amministrativo, a cui aveva
ricorso il centrodestra locale, che aveva concordato
con i motivi di scioglimento. Poi l'estate scorsa la
notizia di un ricorso al Consiglio di Stato, che ha
apposto la parola fine alla spinosa questione.
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