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Cronaca Loredana Monda 02 maggio 2007 23:43 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Quando è trapelata la notizia della presunta esistenza
di una necropoli in via Sentino, un gruppo di esperti,
coordinati dal funzionario Giuseppe Vecchio della
Sovrintendenza archeologica, si è recato a Faibano.
Gli esperti hanno avuto modo di vedere da vicino, ad occhio nudo,
alcuni reperti. Attraverso il sopralluogo, oltre ad
aver notato, come attestano d'altra parte alcune
fotografie in nostro possesso, elementi che sembrano
parti di ossa umane, hanno adocchiato anche pezzi di
cornici, manici di anfore, pezzi di utensili di uso
comune.
Pare che ritengano che forse qualche
informazione utile a risalire al periodo di
edificazione o alle popolazioni che ne sono state
artefici può essere tratta dal tufo utilizzato
(praticamente i massi grossi in colore rossiccio che
si notano in quantità ), come dalla struttura
complessiva di ogni singola tomba.
Sembra che alcuni
elementi possono indurre a ritenere che ogni tomba
completa possa avere una struttura a cassa, vale a
dire delimitata da grossi massi in tufo, con al centro
il cadavere e intorno per le donne preziosi e
utensili, per gli uomini parti di armature e armi.
Se la necropoli esistesse, se accertamenti
mirati ne confermassero la presenza con il tempo si
potrebbe anche pervenire a nuove informazioni sulla
storia delle origini della città .
I testi che si
soffermano sulle origini di Marigliano, la
identificano con un accampamento romano impiantato da
Fabio Massimo. L'eventuale origine sannita della
necropoli potrebbe anche far prendere in
considerazione l'ipotesi di una battaglia consumata
proprio in zona tra le due popolazioni. Mentre gli
esperti controllano reperti trovati in un'area presso
la quale i lavori di realizzazione delle opere di
infrastrutture del primo e del secondo stralcio del
piano degli insediamenti produttivi sono stati
bloccati, non una sola persona afferma che
l'insediamento sia stato portato alla luce nelle
settimane antecedenti all'intervento della stampa.
Più
di una persona sostiene che sia stata notata una
processione di gente che andava a mani vuote e tornava
a mani piene. Parlano di oggetti di materiale vario,
finanche rame. Parlano anche di elementi dalla forma
particolare e dal significato propiziatorio.
Riferiscono della possibilità che siano state
smantellate circa una ventina di tombe in orizzontale
e in verticale, fatte a stratificazione, che
potrebbero essere state, quindi, al contempo etrusche,
sannitiche, romane. I pezzi trafugati potrebbe essere
tuttora sul territorio.
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