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Cronaca Loredana Monda 27 aprile 2007 00:28 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Festa della Liberazione all'insegna del lavoro serrato
per i carabinieri della Compagnia di Castello di
Cisterna agli ordini del capitano Orazio Ianniello.
A
Somma Vesuviana alle ore 2 del 25 aprile nell'ambito
di un servizio di controllo teso a porre un freno alle
fenomenologie criminali riconducibili allo spaccio di
sostanze stupefacenti, gli uomini della Benemerita
della locale stazione congiuntamente a quelli del
nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto
in stato di flagranza di reato N. A. e G. A. A.,
rispettivamente di 52 e di 32 anni, entrambi residenti
a Palma Campania, il primo ritenuto già noto alle
forze dell'ordine e gravitante negli ambienti del clan
Cava di Lauro e il secondo insospettabile impiegato
incensurato.
A conclusione di attività di
osservazione, pedinamento e controllo, i due uomini
sono stati bloccati. A loro carico è stata formulata
l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze
stupefacenti in concorso. Sono stati fermati dopo un
breve inseguimento. Erano a bordo di una Fiat
Cinquecento assoggettata a perquisizione, all'interno
della quale sono stati rinvenuti 10 grammi di cocaina,
suddivisi in altrettante dosi. Dopo l'espletamento
delle formalità di rito, per i due uomini si sono
aperte le porte della casa circondariale di
Poggioreale. Allocca è stato denunciato in stato di
libertà all'autorità giudiziaria anche per violazione
agli obblighi di custodia della sua Cinquecento,
precedentemente assoggettata a sequestro per mancanza
di copertura.L'auto è stata nuovamente sequestrata.
Alle ore 23 del 25 aprile, a Pomigliano d'Arco, i
militari dell'Arma della locale stazione hanno,
invece, arrestato l'incensurato trentunenne R.R. in
stato di flagranza di reato. Il giovane, fermato
nell'ambito di un servizio teso a porre un freno ai
reati contro l'incolumità pubblica e l'inquinamento
ambientale, è stato ritenuto responsabile di incendio
e di violenza privata. I carabinieri hanno bloccato
l'uomo che aveva appena appiccato il fuoco a un grosso
cumulo di rifiuti solidi urbani accantonati da diversi
giorni in zone antistanti la scuola elementare del III
circolo didattico di Via Grosseto. Ha utilizzato un
banale accendino. Stando alla ricostruzione dei fatti
operata dai carabinieri, il trentunenne, nell'intento
di far divampare ulteriormente l'incendio, ha
minacciato più volte il custode del plesso scolastico,
un signore di 55 anni del luogo, prontamente
intervenuto per domare le fiamme.
Assoggettato a
perquisizione personale, è stato trovato in possesso
di due accendini, che sono stati sequestrati. I
militari dell'Arma, attraverso un sopralluogo hanno
constatato che le fiamme appiccate avevano arrecato
danno a due contenitori per la raccolta rifiuti, a tre
alberi e alle mura di cinta dell'istituto risultate
annerite. Ammontare complessivo dei danni stimato sui
5mila euro. L'arrestato ha ottenuto il beneficio dei
domiciliari. Altri arresti sono stati, poi, operati
dai militari dell'Arma delle stazioni, delle tenenze
delle compagnie afferenti il comando provinciale di
Napoli nel capoluogo e nell'hinterland.
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