29/03/2024
(148 utenti online)
Cronaca Loredana Monda 15 marzo 2007 00:53 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
I militari dell'Arma della Compagnia di Castello di
Cisterna agli ordini del capitano Orazio Ianniello non
si sbilanciano sulle motivazioni che potrebbero essere
alla base dell'incendio di due auto e di un furgonato
nel centro cittadino alle prime luci dell'alba del 13
marzo scorso.
Non hanno certezze sull'ipotesi
dell'atto intimidatorio. Allo stato attuale, detta
ipotesi non è esclusa per il semplice fatto di
rientrare in una serie infinita di piste che sono
battute. Per intenderci, quanto è accaduto potrebbe
essere riconducibile, ad esempio, anche a fatti che
affondano le radici in questioni di natura personale.
Sono in corso indagini. Non si attendono relazioni dei
vigili del fuoco perché sembra che non siano
intervenuti in detta circostanza.
A conclusione
dell'attività investigativa sarà fatta chiarezza. I
carabinieri guardano ai dati di fatto e agli indizi
raccolti. A prendere fuoco sono stati una Fiat Punto,
una Wolkswagen Polo e un Renault Express, danneggiati,
ma non distrutti del tutto. Gli uomini della
Benemerita non hanno rinvenuto bottiglie incendiarie.
Sono, però, portati a credere che l'azione sia di
natura dolosa sulla scorta di altri elementi raccolti.
Pare, infatti, che gli incendi sia siano sviluppati a
partire dai vani motore. Tale dato indurrebbe i
militari dell'Arma a ipotizzare un'azione dall'esterno
del mezzo.
Si aggiunga che due mezzi era posteggiati
l'uno affianco all'altro. Il terzo era a pochi metri
di distanza. Le proprietà riconducono alla stessa
famiglia, che gestisce un circolo ricreativo in Piazza
Roma. Le auto e il furgono sono, infatti, risultate
intestate ad un figlio e ad una figlia dell'anziana
titolare dell'attività , nonché ad un suo nipote.
Appare, quindi, piuttosto chiaro che nel mirino
d'ignoti sua finita la famiglia. Si ribadisce non
sembrano altrettanto chiare le motivazioni.
In quale
contesto ambientale i fatti si sono verificati? Da
tempo, i cittadini lamentano che quella porzione di
territorio, benché parte integrante del centro
cittadino, sia degradata, insicura, impraticabile.
Lamentano un movimento continuo di extracomunitari,
spesso alle prese con il consumo di ingenti
quantitativi di alcool. Lamentano l'esistenza di una
piccola piazza di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lamentano la presenza di parcheggiatori abusivi che
minacciano per indurre i reticenti a pagare per la
sosta.
Lamentano il perpetrare di atti vandalici alle
vetture. Si aggiunga che quella porzione del
territorio confina con la villa comunale, già fatta
oggetto di raccolte di firme mirate a mettere in luce
lo stato di degrado sociale, culturale e morale che ne
impedisce la frequentazione da parte di tranquille
famigliole. Conoscendo il contesto non è difficile
intuire perché i carabinieri non si sbilanciano.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti