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Cronaca Loredana Monda 21 febbraio 2007 23:47 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Sulle dimissioni del vicesindaco e sulla crisi
politico - amministrativa in atto abbiamo ascoltato il
consigliere regionale del fiorellino, Sebastiano
Sorrentino che tiene le fila del partito sul
territorio.
In merito alle dimissioni dell'assessore
alle finanze Caradio Esposito ha affermato: "In
diverse occasioni, il vicesindaco aveva manifestato
dissenso verso le modalità di gestione
dell'Amministrazione. Non stupisce la sua decisione.
Se vorrà ritornare sui suoi passi, saremo tutti
contenti di garantirgli il sostegno necessario visto
che lo riteniamo persona seria e competente. Qualora
non ritirerà le dimissioni, valuteremo cosa fare. Se
resteremo in amministrazione, indicheremo un nuovo
assessore. Potrebbe dimettersi un consigliere, per
entrare in esecutivo. La Margherita non cede niente.
In un'ottica di equilibrio e di logiche interne alla
coalizione il vicesindaco spetta a noi".
Se resteremo
in amministrazione? Cosa significa? La risposta
garbata e schietta arriva puntuale proseguendo nella
conversazione telefonica. "Abbiamo tenuto un
interpartitico martedì sera. Erano presenti tutte le
forze della coalizione di governo locale. Ci siamo
confrontati. Nella Margherita, riteniamo che si debba
pervenire in tempi brevi a risultati concreti con un
direttore generale, con un nuovo organigramma, con il
piano degli insediamenti produttivi e con il piano
regolatore generale. A proposito del piano regolatore,
ci tengo a precisare -
ha proseguito Sebastiano
Sorrentino - che il partito non intende favorire gli
speculatori, ma i privati cittadini che intendono
costruire per soddisfare le esigenze dei personali o
della prole. Smascheriamo coloro che, senza ritengo,
fanno promesse e assumono impegni che non potranno
essere mantenuti. Se la situazione attuale non sarÃ
sbloccata entro la prossima settimana, considereremo
seriamente l'ipotesi di uscire dall'amministrazione,
anche se vorremo evitare un lungo commissariamento.
Siamo ancora in tempo per le amministrative di maggio
- giugno. Ci tireremo indietro anche se ad uscire
dall'amministrazione sarà qualche altra forza politica
della compagine di governo locale".
A livello
personale non condivide l'allargamento della Giunta il
consigliere regionale, che ritiene che più persone a
parlare possa aggravare la situazione e pesare sulle
casse comunali rimpinguate dai cittadini attraverso le
tasse. Non è l'unico iscritto del partito, si è
adeguato. E' convinto che le procedure utilizzate per
l'allargamento della Giunta non abbiano tenuto conto
di quelle relative al periodo da attendere perché lo
statuto sia vigente, che ritiene chiare. Parla di
pubblicazione tardiva dello statuto, accompagnata da
modifiche.
Il vicesindaco Caradio Esposito ribadisce,
intanto, che non tornerà indietro. Non ha rimpianti.
Neanche il commento del capo dell'esecutivo alla sua
scelta lo scalfisce. Lo scontro nell'ultima riunione
dell'esecutivo è stata solo la goccia che ha fatto
traboccare il vaso. Aveva tanti altri motivi, che
affondano le radici in un modo di fare che non
condivide e con il quale si è scontrato ripetutamente
nel tempo. Al Comune, si registra fermento. Fino alla
tarda mattinata di ieri, non era stato protocollato
nessun nuovo atto inerente l'allargamento di Giunta.
L'ufficialità porta alla constatazione dell'esistenza
di soli tre protocolli datati 14 febbraio (n. 5043,
5044, 5045). Si tratta degli atti con i quali sono
stati nominati, in progressione numerica, Andrea Della
Volpe, Andrea Dl Giudice, Luigi Caprio. Si tratta di
atti con i quali sono indicate anche le deleghe
conferite. Si apprende con certezza che gli atti non
sono stati inviati in Prefettura. Verosimilmente,
saranno trasmessi solo gli atti di nomina e di
accettazione di Della Volpe e di Caprio. In
preparazione, invece, un nuovo atto di nomina di Del
Giudice, che dovrebbe essere egualmente acquisito al
protocollo.
Andrea Dl Giudice non può assumere
l'incarico di assessore prima del 22 marzo 2007,
giacché è necessario attendere che lo statuto sia
vigente. In preparazione anche gli atti di nomina del
nuovo direttore generale, l'ingegnere Eduardo
Ponziglione che, in attesa dell'insediamento, giÃ
frequenta il Palazzo Municipale. Si dovrebbe operare
attraverso una delibera di Giunta Municipale stando a
quanto riportato nel testo unico degli Enti Locali.
Resta, quindi, da verificare se l'esecutivo riuscirà a
riunirsi. Dopo le dichiarazioni di Giuseppe Aselli che
ha asserito che non avrebbe fatto ritorno in Giunta in
regime di auto tutela prima che fosse chiarita la
legittimità delle nomine degli assessori e dopo le
perplessità manifestate da Antonio Vivenzio e da Mario
Ardolino, resta da verificare chi si presenterà per
deliberare.
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