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Cronaca Loredana Monda 19 febbraio 2007 00:06 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
SOMMA VESUVIANA - "Le maschere
fattori di pace". E' denominata così la manifestazione
ludico - formativa organizzata dall'istituto
Montessori in collaborazione con Eduform, che si terrÃ
alle ore 10 del 20 febbraio 2007. Gli alunni, guidati
dai docenti, si stanno, dunque, preparando alla filata
che si terrà nel piazzale della scuola martedì
prossimo.
Le ragioni della scelta di promuovere una
manifestazione carnevalesca all'interno dell'istituto
sono ben esplicitate nelle affermazioni del dirigente
scolastico. "Educare oggi i giovani ad accettare la
sfida di una società instabile, caotica, in movimento
diventa sempre più difficile se non si incomincia a
prepararli tempestivamente, a partire dall'infanzia,
ossia da quando inizia l'itinerario costruttivo della
personalità .
Fin da piccolo l'essere umano costruisce
con lentezza la sua identità , ossia la sua personalitÃ
individuale e sociale - spiega il dirigente scolastico
Alessandro Scognamiglio in una nota diramata -
realizzando progressivamente una sufficiente autonomia
solo se riesce ad armonizzare e superare il divario
fra la dipendenza dall'ambiente ed il ripiegamento sul
suo egocentrismo, ossia la dicotomia fra natura e
cultura. Certamente, non può fare subito a meno
dell'adulto asimmetrico nella fase evolutiva più
rilevante della costruzione della sua identità .
Comunque, ha bisogno di esercitarsi ad affrontare il
mondo e, nel contempo, superare il suo egocentrismo
per vivere in armonia con gli altri.
Gli strumenti
essenziali per cimentarsi sono tutti quelli che - ha
proseguito il dirigente scolastico - gli permettono di
trasfigurare il mondo nel meraviglioso, nel fittizio e
nel fantastico ed il gioco, sia quello simbolico sia
quello di ruolo. La situazione del gioco, infatti,
consente il passaggio alternativo, reversibile e
dinamico fra il piano dell'esperienza desiderata dal
bambino e quello dell'esperienza oggettiva. Erikson ha
scritto che i bambini nel loro gioco anticipano il
futuro.
Ad esempio, la bambina che gioca nella
finzione a fare la mamma, ma che ritorna ad essere
bambina nella realtà , si esercita a superare
l'egocentrismo, quando nel suo volo proiettivo e
fantastico gode del piacere di sentirsi capace di far
tutto, come la madre, mentre fa prendere il suo posto
al cagnolino di peluche. Il gioco consente di appagare
per finta i desideri inappagabili nella realtà , senza
conseguenze dannose, anche quando sublima situazioni
aggressive come nel caso in cui il bambino si traveste
da poliziotto per arrestare il delinquente".
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