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Cronaca Loredana Monda 07 febbraio 2007 00:01 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
E' possibile che
nessuno si sia reso conto di quanto stava accadendo?
E' possibile che nessuno si sia accorto della presenza
di interi quartieri edificati, senza autorizzazioni,
su terreni qualificati dagli strumenti urbanistici
come agricoli?
E' possibile che siano stati realizzati
persino marciapiedi e impiantati pali
dell'illuminazione senza che nessuno battesse ciglio?
Può apparire strano, eppure i controlli degli ultimi
giorni dei militari dell'Arma di Casalnuovo agli
ordini del tenente Amedeo Consales, coordinati dalla
Compagnia di Castello di Cisterna affidata al capitano
Orazio Ianniello, ha lasciato emergere un scenario
allucinante, sconcertante.
Non hanno chiuso le
indagini relative ad un primo sequestro di un
quartiere totalmente abusivo, quando, ancora alle
prese con accertamenti di responsabilità , i
carabinieri si sono ritrovati ad cospetto di un altro
rione edificato senza autorizzazioni, che,
d'iniziativa, hanno provveduto a porre sotto
sequestro. Questa volta sono intervenuto anche gli
uomini del Reparto Territoriale di Castello di
Cisterna coordinati dal tenente colonnello Aldo
Saltalamacchia.
Nella mattinata di ieri, nella
frazione Cesarea di Casalnuovo, sono stati sequestrati
dai militari dell'Arma, d'intesa con i pubblici
ministeri Visone e Renzulli della Procura della
Repubblica di Nola, ventuno fabbricati, per un totale
di centotrentacinque appartamenti. Erano tutti
sprovvisti di permesso a costruire. Parte degli
appartamenti in questione, all'arrivo dei carabinieri,
sono, tra l'altro, risultati abitati, da famiglie che
hanno acquistato, presumibilmente, inconsapevoli
dell'irregolarità edilizia. Si ripete, quindi, la
storia. Si verifica quanto è accaduto pochi giorni fa,
stando a quanto è messo in luce dai carabinieri, nella
medesima località cittadina.
Le attività condotte a
termine dagli uomini della Benemerita di concerto con
la magistratura nolana sono, d'altra parte, un
prosieguo di quelle avviate in date 1 febbraio 2007,
quando sono stati rinvenuti e sono stati sequestrati
ventinove fabbricati, ancora allo stato grezzo, per un
totale di circa trecento appartamenti in una zona di
Via Tamburello. Le costruzioni erano in fase di
costruzione, benché tutte prime di concessioni
edilizie, che secondo la prassi, avrebbe dovuto
erogare il Comune, dopo aver effettuato le dovute
valutazioni, laddove fossero stati presentati progetti
ad hoc.
Vista l'assenza di autorizzazioni, qualche
passaggio è stato evidentemente saltato. E per quanto
possa sembrare paradossale, vista l'assenza di
permessi a costruire, nell'effettuare il sequestro del
primo febbraio di militari dell'Arma si sono ritrovati
di fronte anche a locali destinati ad accogliere
attività commerciali, a marciapiedi e a pali
dell'illuminazione. Per l'operazione di ieri, sono
impiegate sessanta unità dell'Arma ed un mezzo del
settimo elinucleo di Pontecagnano. Sono state
impiegate, inoltre, anche le unità inviate di rinforzo
al Reparto Territoriale di Castello di Cisterna per la
prevenzione e per la repressione dei reati di natura
ambientale a seguito della sottoscrizione anche da
parte del Ministro Giuliano Amato del Patto per la
sicurezza per Napoli e per la provincia.
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