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Cronaca Loredana Monda 02 febbraio 2007 23:37 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Variante al piano regolatore generale: l'avvocato
Giuseppe Romano ha rinunciato all'incarico. Nella
mattinata di ieri, un atto, indirizzato al sindaco
Felice Esposito Corcione, è stato protocollato al
Comune.
Con il documento, il legale ha esplicitato la
sua volontà a rinunciare all'incarico professionale
affidatogli dall'amministrazione comunale.
Ufficialmente, l'avvocato si è tirato indietro per
serrati impegni professionali ed accademici. Pare,
però, che i punti di vista del professionista, docente
universitario, particolarmente attivo nel campo del
diritto amministrativo, non fossero condivisi dalla
compagine di governo locale.
A doversi occupare della
redazione della nuova variante al piano regolatore
generale, che deve essere consegnata entro la scadenza
del 31 marzo 2007, resta, quindi, solo l'architetto,
Pasquale Miano. Erano stati, infatti, incaricati
l'avvocato che ha rinunciato e l'architetto, il primo
per la parte amministrativo - legale, il secondo per
la parte tecnica.
Non rientra, intanto, la crisi
politico-amministrativa e la giunta municipale resta
monca con quattro assessori su sei. E' saltato,
infatti, anche l'interpartitico d'inizio settimana.
Dovrà essere convocata un incontro tra il sindaco, i
gruppi di maggioranza e i partiti che compongono la
coalizione di governo locale. Una novità , invece, si
registra sulla questione della stabilizzazione dei
lavoratori socialmente utili. "Sviluppo Italia" ha
redatto il progetto. L'ha presentato alla compagine di
governo locale. Una copia è stata assicurata alle
organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, che lo
stato esaminando. I tre sindacati confederati
discuteranno tra loro di detto progetto all'inizio
della prossima settimana. Lavoratori socialmente
utili, sindacati ed amministrazione si ritroveranno
nuovamente a confronto mercoledì prossimo.
Nella
riunione convocata, sulla scorta di dati certi, si
affronterà nuovamente la questione relativa alla
stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Al
Comune di Marigliano, nei vari uffici, garantiscono il
loro contributo circa un centinaio di lsu. Non tutti
con il progetto redatto da "Sviluppo Italia" avranno,
però, assicurata immediata stabilizzazione. Detto
progetto prevede la costituzione di una società mista
tra pubblico e privato. Una quota maggioritaria
farebbe, infatti, capo al Comune. Una quota
minoritaria, se fosse raggiunto l'accordo, andrebbe
proprio all'agenzia "Italia Lavoro", che opererebbe
all'interno della società per cinque anni, per
lanciarla e poi abbandonarla.
Prevede anche
l'investimento dei fondi governativi garantiti per la
stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili per
tre anni, che alla società mista pubblico - privato
assicurerebbe sgravi fiscali. Quattro i servizi
contemplati dal progetto, secondo il quale in mano a
privati dovrebbe risultare più efficienti ed efficaci
oltre a garantire la stabilizzazione dei socialmente
utili e l'occupazione di nuova forza lavoro sul
territorio: gestione del verde pubblico, gestione dei
parcheggi, manutenzione degli immobili comunali,
gestione del cimitero. La costituzione della societÃ
di servizi, prevista dal progetto, porterebbe alla
nomina di un presidente, all'individuazione di un
segretario, di due figure organizzative.
I posti
complessivamente a disposizione sarebbero trenta, di
cui solo la metà destinati ad essere coperti, in caso
di accordo, da lavoratori socialmente utili, con
l'altra finalizzata a promuovere nuova occupazione.
Sono state illustrate, più o meno, le caratteristiche
cardine del progetto realizzato da "Italia Lavoro"
sulla scorta delle indicazioni dell'amministrazione.
Nel corso dell'incontro di confronto tra la giunta
municipale, i sindacati ed i lavoratori socialmente
utili in programma per la settimana prossima, il
progetto sarà discusso in ogni singola parte, per
cercare di arrivare ad un accordo dopo aver definito
con attenzione anche i dettagli dell'operazione, che
non è stato precisato se sarà portata in un prossimo
futuro oltre che l'attenzione dell'esecutivo anche del
consiglio comunale.
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