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Cronaca Loredana Monda 26 dicembre 2006 23:10 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Nella seduta di consiglio comunale di giovedì sera, un
ordine del giorno contenente un indirizzo politico
alla giunta municipale è stato approvato ai fini della
redazione di una nuova variante al piano regolatore
generale che tenga conto anche delle ultime vicende
relative agli accertamenti della magistratura in
ordine alla realizzazione dei sottotetti non
abitabili.
In sostanza, l'esecutivo dovrà deliberare
sollecitando i professionisti a cui era stato già dato
incarico di redigere la nuova variante di operare in
tempi brevi allo scopo di mettere ordine, di garantire
regole certe in campo urbanistico, evitando
l'induzione in errore dei cittadini. La nuova
variante, di cui si stanno occupando rispettivamente
per la parte tecnica e per la parte legale
l'architetto Pasquale Miano e l'avvocato Giuseppe
Romano, dovrebbe, d'altra parte, essere consegnata in
tempi brevi.
La Provincia di Napoli ha, infatti,
sollecitato l'amministrazione a provvedere entro il
termine di sei mesi, con scadenza il 3 aprile 2007,
anche all'adeguamento dello strumento urbanistico alla
legge 26/2004 voluta dall'allora assessore regionale
all'urbanistica Marco Di Lello e che porta nella
direzione della redazione di un piano urbanistico
comunale. Nel corso della discussione che ha preceduto
le votazioni, ogni forza politica di maggioranza e di
opposizione ha espresso il proprio punto di vista.
Non
sono mancate le osservazioni critica da parte di chi
ha ritenuto di dover sottolineare che mettere ordine
può implicare non solo evitare d'indurre in errore in
cittadini con la realizzazione di sottotetti no
abitabili che non potranno mai essere assimilati ad
una casa degna di tal nome, ma anche frenare l'azione
di speculazione di soliti costruttori, talvolta
addirittura in causa con il Comune, che per realizzare
maxi lottizzazioni finiscono con il privare la cittÃ
anche di parchi urbani. Dalla discussione è emerso un
punto di convergenza per le varie forze politiche.
Tutti i gruppi hanno manifestato l'intenzione di
operare con l'adozione di una variante che ponga a
riparo quei cittadini che hanno agito in buona fede
realizzando sottotetti non abitabili sulla scorta di
permessi a costruire regolarmente chiesti e
rilasciati, per poi veder apporre i sigilli ai
manufatti, per dover affrontare ritiri di permessi a
costruire e per rischiare finanche l'abbattimento
degli immobili.
L'intera vicenda affonda le radici,
per l'appunto, in accertamenti avviati, nei mesi
scorsi, dalla Procura della Repubblica di Nola. Da
quando tutto è iniziato sono stati effettuati
sequestri su disposizione della magistratura. Il
Comune ha cominciato a ritirare i permessi a
costruire precedentemente erogati. La situazione che
si è venuta a creare ha prodotto malcontento nei
cittadini.
In futuro, numerosi contenziosi tra privati
e ente potrebbero essere registrati. Si tratta di
contenziosi che potrebbero, tra l'altro, dare ragione
quanto meno a coloro che, all'atto del sequestro
preventivo disposto dalla magistratura, risultano aver
agito in conformità ai permessi a costruire richiesti
ed erogati dall'ente locale. Il riferimento è a coloro
che dagli atti prodotti risultano non aver apportato
modifiche, neppure minime, al progetto presentato ed
approvato, che senza il placet ottenuto non avrebbero
costruito, peraltro, investendo denaro.
Il Comune
avrebbe rilasciato i permessi a costruire, che sta
ritirando e che sono a fondamento di tutto, sulla
scorta di un regolamento approvato dal consiglio
comunale nel 2003. Si tratta di un regolamento che
sarebbe carente, però, del requisito dell'esecutivitÃ
a causa di un mancato passaggio in Provincia e che
dovrebbe cedere il passo al regolamento del 1971, che
sarebbe da ritenere vigente e che consentirebbe solo
la realizzazione di sottotetti di altezza non
superiore ai due metri e settanta centimetri in zone
compatibili, vale a dire non soggette a prescrizioni.
Altri strumenti di riferimento sarebbero il piano
regolare del 1990 e le varianti adottate con delibera
commissariale del 2001 e nel 2005. La situazione non
risulta, insomma, di facile gestione. Approvati senza
particolari impasse gli altri punti all'ordine del
giorno: un regolamento per la disciplina e la gestione
dei risarcimenti dei danni e un regolamento per i
passi carrabili. Discusse le tre interrogazioni
inerenti il difensore civico, gli allagamenti di Via
Giannone, i parcheggiatori abusivi.
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