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Cronaca Loredana Monda 07 dicembre 2006 00:41 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
A dare parola ad Antonio Carpino, presidente della commissione statuto e regolamenti, è stato il
presidente del consiglio comunale, Luigi Terracciano Jr, prima dellÂ’ultima votazione allo statuto nel suo
complesso.
Dopo aver ringraziato tutti i presenti per la collaborazione prestata, Antonio
Carpino ha rimarcato il dato che lÂ’ultimo statuto era stato approvato molti anni fa ed era stato superato
dall’intervento di nuove normative, che dettavano la necessità di aggiornarlo o di sostituirlo.
Ha affermato: “Non ci rendiamo conto, ma molte amministrazioni comunali sono cadute sull’approvazione
dello statuto”. Antonio Carpino ha sottolinea che, a partire dal 1994, diverse amministrazioni avevano
tentato di procedere in tal senso senza pervenire ad un risultato. Come altri consiglieri avevano già fatto
con i loro interventi in aula, Antonio Carpino sottolinea, inoltre, che ha giocato un ruolo fondamentale il
fatto che il consiglio si sia spogliato della contrapposizione tra maggioranza ed opposizione, operando
allÂ’unisono.
Spiega che, oltre a fornire una nuova disciplina normativa, il nuovo statuto era finalizzato ad
accogliere nuove istanze provenienti dalla società ed ad avvicinare i cittadini alle istituzioni. Sottolinea
che lo strumento non doveva e non poteva essere una copia del testo unico degli enti locali, ma consentire di
dettare principi che hanno di fatto portato alla possibilità di istituzione di nuove figure e di nuovi
istituti come il consiglio comunale dei giovani, lÂ’introduzione del consigliere aggiunto, il garante del
contribuente che potrà affiancare il difensore civico, la consulta delle associazioni.
Non per
polemica, per chiarezza afferma, però, che dovendo scaturire da una normale composizione di conflitti tra
ideologie e tra posizioni differenti, probabilmente lo statuto non è quello che ognuno dei singoli
consiglieri avrebbe voluto. Antonio Carpino, esprime rammarico, in particolare per lo stralcio delle disposizioni
che avrebbe consentito lÂ’introduzione delle primarie per la scelta dei candidati a sindaco alle elezioni
comunali, determinando l’affermazione di un nuovo metodo di lavoro. Al di là di questo, non nega, però, la
soddisfazione per lÂ’importante risultato conseguito.
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