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Cronaca Loredana Monda 02 dicembre 2006 01:01 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Per una bella notizia, in arrivo subito una cattiva nuova. Gli istituti scolastici cittadini, con il progetto regionale “Scuole aperte”, sono riusciti ad attrarre fondi per 50mila euro ciascuno per l’anno 2006/2007. E' un ottimo risultato, ma il dirigente della scuola “Aliperti”, Antonio Esposito, con una nota indirizzata al sindaco Felice Esposito Concione, al comandante della polizia locale Giuseppe Caliendo e al comandante della stazione dei carabinieri Ciro Silvestro, datata 30 novembre, ha segnalato difficoltà a portare avanti tutte le attività pomeridiane e serali organizzate presso la sua scuola, che consorziata con il secondo circolo didattico ha aderito al predetto progetto regionale.
L’ha reso noto il capogruppo di maggioranza Giovanni Monda (gruppo misto), prima dell’avvio della discussione e dell’approvazione degli ordini del giorno, della seduta di civico consesso di giovedì scorso. Nel corso della seduta di consiglio comunale Giovanni Monda ha letto tutta la nota del dirigente.
La situazione descritta dal preside Antonio Esposito affonda le radici in una precarietà di condizioni sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza che nuovamente finisce all’attenzione dell’assise. Con la nota si riferisce della turbativa delle attività pomeridiane e serali ad opera di un gruppo di ragazzini che è solito fare la spola tra l’istituto scolastico e il bar della vicina piazza.
Con la stessa si riferisce, inoltre, di danneggiamenti di aule, di minacce ai docenti, di furti di biciclette degli alunni. Naturalmente il consigliere Giovanni Monda ha sollecitato l’intervento dell’amministrazione. Sulla questione il dirigente scolastico Antonio Esposito, appositamente contattato, ha affermato: “Non ci troviamo di fronte ad un caso isolato, ma ad un fenomeno che definirei in crescita.
Esiste, infatti, una reiterazione di certe situazioni.
Abbiamo a che fare con soggetti che solitamente sono nell’ambito dell’adolescenza che infastidiscono continuamente. Se certe cose si verificano, come si verificano, frequentemente viene meno la serenità necessaria ad operare”. Il preside non nega di aver già affrontato l’argomento nel corso di conversazioni informali che si sono susseguite nel tempo. Ora di fronte ad un fenomeno in crescita, gli è parso necessario mettere nero su bianco.
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