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Cronaca Loredana Monda 24 novembre 2006 22:45 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Difensore civico
cittadino: dalla Regione Campania un atto per il Comune. Si tratta di un documento datato 15 novembre 2006. Oggetto della nota il ricorso 230/06 sulla nomina del difensore civico. A scrivere all’ente locale è il difensore civico della Regione Campania, Vincenzo Lucariello.
Il provvedimento è indirizzato al sindaco Felice Esposito Concione, al presidente del consiglio comunale Luigi Terracciano Jr. Per conoscenza è stato inviato anche al ragioniere Giuseppe Terracciano. Nel protocollo n. 1724 si legge:
“Si prega la S.V. voler notificare questo ufficio sullo stato del procedimento relativo della mancata formalizzazione della nomina del dott. Giuseppe Terracciano a difensore civico di codesto Comune.Il predetto dichiara d’essere stato nominato con delibera di C.C. nell’aprile 2003. Si resta in attesa di sollecito riscontro”. Che il difensore civico regionale sia intenzionato a dirimere una vecchia questione evitando che sia affrontata a suon di carta bollata?
Il cavaliere Giuseppe Terracciano aveva asserito di volere citare in giudizio il Comune, chiedendo il risarcimento dei danni morali e materiale.LÂ’intervento del difensore civico regionale potrebbe avere sviluppi e sarebbe giustificato da un recente pronunciamento del Consiglio di Stato. Sulla scorta della sentenza n. 5706 del 2 ottobre 2006, emessa dalla quinta sezione, il difensore civico regionale, dopo aver sollecitato il Comune a provvedere alla nomina di un difensore civico cittadino (scaduto il mandato del precedente ed in assenza di nuove votazioni), senza avere riscontro, potrebbe intervenire, inviando un commissario ad acta, che provveda avvalendosi di poteri sostitutivi.
Detto intervento troverebbe fondamento nell’articolo 136 del testo unico degli enti locali che recita: “Qualora gli enti locali, sebbene invitati a provvedere entro congruo termine, ritardino o omettano di compiere atti obbligatori per legge, si provvede a mezzo di commissario ad acta nominato dal difensore civico regionale, ove costituito, ovvero dal comitato regionale di controllo (Ndr. Il Coreco è stato soppresso). Il commissario ad acta provvede entro sessanta giorni dal conferimento dell'incarico”.
Stando alla predetta sentenza gli atti obbligatori sono tutti quelli che trovano fondamento nella legge, fatta inclusione dello statuto comunale, che in città è vigente e che prevede la figura del difensore civico.
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