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Cronaca Loredana Monda 21 novembre 2006 23:31 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Due questioni sollevate in Consiglio comunale attraverso le raccomandazioni di consiglieri di maggioranza e di opposizione meritano d'essere affrontate separatamente, rispetto ai lavori dell'assise, a causa della loro delicatezza: ordine pubblico e sicurezza, presunto mercimonio degli alloggi del comparto 219 di proprietà comunale. Procediamo con ordine.
Riguardo al primo punto, cominciano Agostino Palladino (gruppo misto) e Vincenzo Esposito (Margherita) che, dopo aver riferito di fatti incresciosi che si sono verificati di recente, sollecitano un incremento delle attività di controllo sul territorio, soprattutto da parte della polizia municipale, con riguardo non solo al centro cittadino ma anche alle periferie. Interviene, quindi, Luigi Terracciano Sr (Uniti per Marigliano) che dopo aver ricordato al consesso che il sindaco responsabile dell'ordine pubblico e della sicurezza sul territorio, dovrebbe relazione una volta all'anno sulla condizione in cui versa la città e sugli interventi effettuati o programmati, segnala che alcuni uomini, esibendo anche dei blocchetti, soprattutto nel fine settimana, si spacciano per dipendenti di una ditta che si è aggiudicata una gara d'appalto espletata dal Comune per il servizio parcheggi.
Ben sapendo il consigliere che non è stata fatto nessun affidamento del servizio ad alcuna ditta, riferisce che quando i cittadini l'hanno avvicinato per segnalare la circostanza si apprestava a chiamare i carabinieri ma nel frattempo era di passaggio una vettura della polizia municipale. Conclude affermando che forse il semplice intervento degli agenti del comando di polizia municipale non bastano e che l'amministrazione dovrebbe attivarsi per verificare la possibilità , viste le disposizioni di invio di ulteriori uomini a Napoli, di un incremento della pianta organica della stazione dei carabinieri di Marigliano.
Si spinge oltre il consigliere Agostino Ricciardi (Comitato quartiere Pontecitra), che, dopo aver affermato che la questione sicurezza sta sfuggendo dalla mani, invita l'amministrazione a verificare la possibilità di allocazione di un commissariato di polizia in città . Celestino Beneduce (Uniti per Marigliano), dopo aver riferito una rapina perpetrata all'incirca a mezzanotte di sabato scorso da sconosciuti che hanno avvicinato e minacciato con una pistola tre ragazzi di ritorno da una pizza con gli amici, chiede che l'amministrazione si impegni con l'emissione di provvedimenti di segnalazione dello stato della città sotto il profilo dell'ordine pubblico e della sicurezza indirizzati non solo ai vigili urbani e ai carabinieri locali, ma anche a vertici provinciali e regionali delle forze dell'ordine. Sollecita, quindi, il presidente a relazione su quanto è stato fatto in una prossima seduta di civico consesso.
Il presidente del consiglio comunale Luigi Terracciano Jr (Udeur)suggerisce di tornare in assise a scadenze regolari (magari semestralmente) per fare il punto sulla situazione della città sotto il profilo dell'ordine pubblico e della sicurezza. A raccogliere le dichiarazioni e le richieste d'intervento dei consiglieri è il vice sindaco Caradio Esposito che assicura un suo interessamento già in questi giorni. Garantisce che saranno investiti del problema non solo i vertici locali, ma anche provinciali e regionali delle forze dell'ordine. Riguardo al secondo punto, ad un presunto mercimonio di immobili di proprietà comunale ha fatto riferimento nella seduta di civico consesso del 20 novembre il consigliere Sebastiano Provvisiero (Margherita).
L'esponente politico, tra l'altro segretario cittadino del fiorellino, si riferiva agli appartamenti del comparto 219. Si tratta di palazzine acquisite al patrocinio comunale nel luglio dell'anno 2001, sotto la gestione commissariale del vice prefetto Arturo Caccia Perugini,subentrato all'amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Rocco Roberto Caccavale caduta prima della scienza naturale del mandato. Gli appartamenti in questione non sono stati ceduti dal Comune agli occupanti. Nonostante tale dato di fatto, al consigliere della Margherita risulterebbero tentativi di vendita da parte di alcuni soggetti degli alloggi in questione, alcuni dei quali sfitti.
Il segretario del fiorellino dai banchi della maggioranza sostiene fermamente la tesi che la compagine di governo locale non possa e non debba consentire che certe cose accadano. Chiede, quindi, che si presti maggiore attenzione alla questione anche sotto il profilo tecnico. In sostanza, un'adeguata conoscenza dei fatti ed un'ottimale gestione del patrimonio comunale, a suo avviso, potrebbe non solo evitare certi sconci ma consentire all'amministrazione di venire incontro alle esigenze di famiglie disagiate del territorio che si rivolgono all'ente per avere aiuto. L'intervento di Sebastiano Provvisiero è stato, senza dubbio, rafforzato dalle dichiarazioni del consigliere Luigi Amato (Alleanza Nazionale), che dai banchi dell'opposizione riferisce dell'esistenza di una nota di qualche tempo fa presso l'ufficio patrimonio che aveva ad oggetto i fitti dei terreni di proprietà del Comune e gli alloggi del comparto 219 acquisiti al patrimonio ma non assegnati.
Il consigliere di Alleanza Nazionale ha sollecitato l'amministrazione, nella persone del vice sindaco Caradio Esposito a recuperarla. L'intervento di Sebastiano Provvisiero si riallaccia alle dichiarazioni nella seduta del 15 novembre 2006 del capo gruppo Giovanni Monda (gruppo misto), che segnalava la precarietà di condizioni di una famiglia del territorio, sotto sfratto che aveva chiesto aiuto al Comune. La vicenda, di cui non dovrebbe essere sottovalutata la gravità , di un presunto mercimonio degli alloggi del comparto 219 sarebbe venuta fuori dagli incontri della commissione politiche sociali presieduta dal medico anestesista Antonio Maione, di cui fanno parte sia Provvisiero sia Monda, all'attenzione della quale erano finite le difficoltà di alcune famiglie indigenti. Dai movimenti finalizzati alla ricerca di soluzioni, è emerso lo stato di cose a cui è stato fatto esplicito riferimento. Sarebbero già una decina i casi di cui si ha notizia.
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