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Cronaca Loredana Monda 19 novembre 2006 00:21 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il vice sindaco Caradio Esposito, lÂ’assessore allÂ’ambiente Mario Ardolino e il responsabile del settore ecologia Elisabetta Bellonato sono stati alla Procura della Repubblica di Nola nella mattinata di ieri. Hanno avuto con colloquio con il procuratore capo Adolfo Izzo.
Sul tavolo della discussione, naturalmente, il sequestro del sito di stoccaggio realizzato dal Comune, sequestrato nei giorni corsi dai carabinieri del Nola e di Napoli.
Nell’area, progettata e realizzata per stoccare rifiuti secchi, allo scopo autorizzata dall’Asl Na4 e dall’Arpac, sono stati trovati anche rifiuti umidi. E’ un dato di fatto, da cui inevitabilmente è scaturito il sequestro. La magistratura è, però, consapevole delle contingenze e delle motivazioni che hanno indotto l’amministrazione a depositare nel sito anche l’umido, evitando fino ad ora l’accumulo di rifiuti in strada, che avrebbe esposto a rischi igienico – sanitari la popolazione.
La Procura della Repubblica di Nola è consapevole che l’ente locale non voglia ora perdere i risultati conseguiti nel tempo con la differenzia e cerchi di evitare un conferimento ai Cdr nell’indifferenziato.
Comprende. Ribadita la possibilità già accordata con l’atto di sequestro di accedere all’area, di cui è custode giudiziario il vice sindaco, per svuotarla dei rifiuti depositati, La Procura della Repubblica ha chiesto un piano di smaltimento.
Il Comune dovrebbe provvedere in circa ventiquattro ore: non si esclude un nuovo passaggio a Nola per stamattina. Non mancano contatti con il commissariato. Nell’intenzione del Comune, dovrebbe essere redatto un piano che consenta di riprende la raccolta (ferma negli ultimi giorni)e di conferire l’accumulato. La vicenda del sequestro del sito di stoccaggio comunale è stata commentata dal segretario cittadino del partito dei Comunisti Italiani che ha affermato:
“Tante volte sono stato critico nei riguardi dell’amministrazione comunale.Su tante questioni continuo ad essere estremamente critico. Devo, però, dire che in questa occasione non me la sento di condannare un’amministrazione che in un contesto difficile di trattamento e di smaltimento rifiuti, si è adoperata per evitare l’accumulo d’immondizia in strada, che avrebbe arrecato danno ai cittadini. Non credo sia giusto imputarle un danno ambientale.
Responsabilità , a mio avviso, sono a carico dei vertici della Regione Campania e dei vertici del commissariato straordinario di governo per l’emergenza rifiuti, che si sono susseguiti fino ad ora, che non hanno saputo garantire l’adozione di un adeguato e funzionante piano di smaltimento che vede tutto il ciclo integrato dei rifiuti".
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