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Cronaca Loredana Monda 19 novembre 2006 00:16 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
E’ quasi tutto fatto per l’apertura di un centro sociale per anziani e per disabili nell’ex chalet, recuperato e ristrutturato, posto dietro la villa comunale. E’ stato, infatti, redatto un avviso pubblico a firma del responsabile e dell’assessore alle politiche sociali, Anna Pica e Giuseppe Aselli, con il quale si invitano i cittadini residenti, che hanno i requisiti necessari, a far pervenire entro 30 giorni un’istanza al Comune per poter fruire degli spazi messi a disposizione con l’offerta di progetti ad hoc. Il modello per detta istanza è reperibile presso gli uffici delle politiche sociali, presso l’ufficio relazioni con il pubblico.
In alternativa è possibile scaricarlo dal sito ufficiale dell’ente locale. L’amministrazione, in vista dell’attivazione del centro, ha, infatti, l’esigenza di censire i cittadini anziani e le persone disabili che intendano aderire. Con delibera n. 49 del
6 dicembre 2005 di consiglio comunale, era stato adottato il regolamento per la gestione e per il funzionamento del centro sociale in questione.
Erano, in sostanza, stati stabiliti i criteri e le modalità di riapertura e di organizzazione dell’ex chalet destinato ad accogliere un centro sociale polivalente, conforme al regolamento di gestione e alle leggi vigenti in materia, che individuano due organi:
l’assemblea degli utenti (composta da tutti i cittadini residenti che hanno compiuto i sessanta anni e da soggetti diversamente abili già maggiorenni) ed il comitato di gestione.
Sicuramente, non si può discutere la scelta dell’amministrazione di utilizzare per scopi sociali l’ex chalet. Probabilmente non hanno, però, tutti torti coloro che avrebbero preferito che fosse abbattuto. L’area antistante la villa sarebbe ritornata libera. Sarebbe stata rasa al suolo una struttura antiestetica. Sarebbe stato eliminato ciò che molti che hanno buona memoria storica definiscono un simbolo della presenza della camorra sul territorio.
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