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Cronaca Loredana Monda 15 novembre 2006 00:19 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
A pochi mesi dalla scadenza del mandato, il collegio dei revisori dei conti
appare piuttosto critico rispetto allÂ’operato dellÂ’amministrazione di centrosinistra
guidata dal sindaco Felice Esposito Corcione.
Dopo aver espresso, alcune
settimane fa, un parere favorevole ma con riserve al conto consuntivo, lÂ’organo ha
protocollato, in data 2 novembre 2006, due atti indirizzati al Prefetto di Napoli, al
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nola, al Procuratore generale presso
la Corte dei Conti, oltre che al sindaco e al presidente del consiglio comunale,
segnalando irregolarità alle delibere di giunta municipale sull’affidamento d’incarico
professionale per la redazione di elaborati per la realizzazione di parchi urbani, sugli
affidamenti dÂ’incarico professionali per importo inferiore ai 100mila euro su base
fiduciaria, sui lavori dÂ’infrastrutturazione dellÂ’area del piano degli insediamenti
produttivi.
Ancora una volta ad esprimersi sono il presidente del
collegio Luigi Pesce e il componente Antonio Sapio, mentre si astiene dal firmare gli
atti Geremia Esposito. I due revisori obiettano che lÂ’incarico di progettazione per la
realizzazione del parco urbano non potesse prevedere un pagamento della parcella al
professionista condizionato allÂ’ottenimento di un finanziamento esterno (nella
fattispecie regionale) e che trattandosi un contratto di prestazione di servizi dovesse
essere supportato per regole di contabilità pubblica dall’assunzione di un impegno di
spesa da parte dellÂ’amministrazione.
Hanno ancora obiettato che tra i
requisiti fondamentali erano annoverate solo le lauree in ingegneria e in architettura,
mentre sono stati affidati incarichi oltre che ad un architetto e ad un ingegnere anche
ad un agronomo, a due geologi, a due commercialisti, ad un sociologo. Riguardo agli
affidamenti dÂ’incarico per ammontare inferiore a 100mila euro, i due revisori fanno
innanzitutto notare che manca lÂ’indicazione esatta della cifra corrispondente alla
parcella.
Precisano, poi, cosa si intenda per non discriminazione,
parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, sintetizzando una nuova disciplina
su cui ritengono debba essere fondato lÂ’affidamento dÂ’incarico su base fiduciaria, che
non può prescindere, a loro avviso, da adeguata attività d’informazione.
La
delibera di giunta municipale sul piano degli insediamenti produttivi, rispetto alla
quale si sollecitano le autorità in indirizzo degli atti protocollati a effettuare
controlli, è quella dei famosi tre milioni di euro, messi a disposizione dall’Agenzia di
sviluppo dellÂ’area nolana, rifiutati da altre amministrazioni impossibilitate a
presentare progetti cantierabili entro il 31 dicembre 2006 e che Marigliano aspira ad
incamerare.
EÂ’ citata virgolettata la motivazione del voto sfavorevole
del vice sindaco Caradio Esposito:
“non mi appare chiaro l’iter complessivo riguardante il pip e come le opere
finanziate si inseriscono nellÂ’intera procedura. I due revisori hanno espresso parere
negativo per la possibilità di reperimento delle risorse, per l’assenza dell’opera nel
piano delle opere pubbliche, per la regolarità dellÂ’iter del pip, nonché perplessitÃ
sulla regolarità contabile".
Vista la citazione delle affermazioni del vice sindaco sulla delibera dellÂ’area
degli insediamenti produttivi, gli abbiamo chiesto un parere sullÂ’atto del collegio. Era
presente anche lÂ’assessore Antonio Vivenzio, che relativamente allo stesso atto prodotto
dall’esecutivo si è astenuto. I due assessori hanno concordato nel ritenere che le
perplessità politiche espresse da un componente di giunta, non necessariamente danno
luogo a presunte irregolarità dell’atto, che se il collegio ha riscontrato è giusto che
segnali agli organi competenti.
Hanno, comunque, fatto notare che non
comprendono le ragioni dei pareri negativi in ordine ai punti indicati dai due revisori
visto che, a loro dire, finanziamenti erano già stati messi a disposizione dell’agenzia
di sviluppo dell’area nolana e la città concorreva solo per ottenerli, che il piano
degli insediamenti produttivi non ha niente a che vedere con il piano triennale delle
opere pubbliche. Relativamente alle altre due delibere contestate dovrebbe essere
facilmente riscontrabile unÂ’assenza dei due assessori alla riunione di giunta nel corso
della quale sono state varate.
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