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Cronaca Loredana Monda 08 novembre 2006 00:28 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Palazzo Montagna:
emerge che è attualmente in stampa un libro sulle due fonti di acqua minerale che nei
secoli scorsi possedeva la città , in cui ci importanti pavimenti a mosaico.
Lo storico Francesco Aliperti, autore di alcuni libri sulla città e suoi
personaggi illustri, ha raccontato: “Non ho avuto modo di vedere quei mosaici,
poiché, nel periodo in cui furono rinvenuti, non ero a Marigliano. Mi fu, tuttavia,
riferito della scoperta .
Mi dissero che alcuni esperti li avevano visionati.
Esistevano dubbi sullÂ’attribuzione. Mi fu spiegato che si facevano risalire addirittura
allÂ’epoca romana. Ad indurre gli esperti a tale collocazione furono alcuni motivi che
erano somiglianti a quelli dei mosaici dei bagni visibili a Pompei ed Ercolano.
Personalmente ho pensato che potessero essere di epoche successive”.
Il
professore Aliperti non ha saputo dare la certezza che vi fossero ancora. Certo se
quei mosaici non fossero stati precedentemente rimossi, probabilmente sarebbero ora
assoggettati alle normative di tutela degli stemmi, dei dipinti, dei mosaici esposti e
non esposti a pubblica vista. Queste le ultime novità , che testominiano ancora
l'interesse storico dell'immobile, che, allo stato attuale, non risulta, però, essere
stato ancora assoggettato a vincolo architettonico.
Si ricorda,
comunque, che il Palazzo è stato abitato prima da un deputato del periodo post unitÃ
dÂ’Italia e poi dal nipote ambasciatore, Giulio Cesare Montagna.
Sotto lÂ’immobile erano state individuate sorgenti di acqua ricca di carbonati, tanto che
nellÂ’Ottocento vi era stato impiantato uno stabilimento termale. Nella seconda guerra
mondiale, lÂ’immobile era stato, infine, adibito a quartiere generale delle truppe anglo
– americane.
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