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Cronaca Loredana Monda 28 ottobre 2006 02:08 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Un commento sulla crisi politico - amministrativa
arriva dal deputato Paolo Russo (Fi). L'onorevole afferma: "Non si era arrivati mai
tanto in basso. La storia della città è stata caratterizzata da vivacità e da
contrapposizioni politiche.
Ora siano di fronte ad un monocolore che
esclude la città dalle scelte. Non lo dico perché Forza Italia non è rappresentata in
consiglio comunale, ma perché mi rendo conto che le scelte sono effettuate fuori dalla
sede comunale, ridotta, peraltro, a dependance della segreteria di un partito, senza che
ci si renda conto che solo chi ha un confronto quotidiano e personale dei problemi può
dare risposta".
Riferisce di un sindaco assoggettato ad un partito, che
ha agito in modo che sarebbe stato ritenuto inammissibile in qualsiasi altra città .
Parla dell'assenza di un vulnus e di distacco dei cittadini da un'amministrazione
arroccata su se stessa. "Se si tiene conto dell'asprezza delle dichiarazioni rese da
tutte le forze politiche di maggioranza nel corso degli ultimi mesi, viene naturale
chiedersi - prosegue il deputato forzista - su cosa si fondi la tenuta della coalizione,
su quali siano gli elementi inconfessati ed inconfessabili che assicurano
l'unità .
Il sindaco è costretto a mantenere una posizione rigida completamente, dipendete
da una segreteria politica, mentre gli altri partiti si scrutano aspettando reciprocaci
scatti d'orgoglio, prima di prendere posizioni. Non si comprende che non si stanno
difendendo ideologie politiche di centrosinistra.
Ormai in città non esiste più una differenza tra centrosinistra e centrodestra, ma tra
chi guarda all'interesse della collettività e chi non ne tiene conto, tra chi favorisce
la cementificazione e chi guarda al rispetto dell'ambiente, tra chi non presta
attenzione alle questione relativa alla nettezza urbana e chi si adopera per promuovere
e potenziare la raccolta differenziata.
Non a caso anche l'onorevole
Sebastiano Sorrentino ha fatto riferimento alla presenza di personaggi che hanno fatto
del trasformismo uno stile di vita che non aiuta la buona amministrazione. Non ci si
chiede mai, ad esempio, perché le gare degli appalti del servizio di nettezza urbana vadano
deserte. Sappiamo tutti che si tratta di fatti che si sono verificati più volte nel
corso degli ultimi anni. Si ci limita a prendere atto che gli affidamenti che seguono
sono consentiti dalla legge".
Arrivano, quindi, le conclusioni che lasciano quasi intravedere scenari nuovi
all'orizzonte: "La città merita una riflessione degli uomini di buona volontÃ
finalizzata ad un reale ricambio e all'apertura di ragionamenti che spingano - continua
l'onorevole - a sedersi intorno ad un tavolo per la costruzione di una compagine
amministrativa, o meglio di una speranza, che non abbia colore politico, ma che sappia
esprimersi al meglio e che abbia equilibri stabili".
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