26/04/2024
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Cronaca Loredana Monda 24 ottobre 2006 23:24 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L’amministrazione comunale adotterà la linea dura rispetto all’abusivismo
edilizio. Ad assicurarlo è il sindaco Felice Esposito Corcione che mostra un documento a
sua firma, datato 18 settembre, con il quale si chiede sostanzialmente a tutti gli
uffici competenti dellÂ’ente di provvedere ad un monitoraggio delle abitazioni prive di
concessioni e di condoni.
“Tutte le abitazioni che non risulteranno
in regola, per le quali non sia stato neppure richiesto ed erogato alcun condono per
quando mi riguarda – ha affermato fuori dai denti il capo dell’esecutivo – sono da
abbattere”.
Se si verificasse un fatto del genere, non solo per la prima volta sarebbe
portato a compimento lÂ’iter previsto per i casi di abusivismo edilizio che si attesta
come un circuito chiuso, ma la città assisterebbe al primo vero abbattimento della sua
storia disposto dalla pubblica amministrazione.
Vivrebbe una vera e propria crisi la politica fondata sulla cementificazione
selvaggia che ha risucchiato buona parte della provincia di Napoli e sarebbero gettati
la basi per una vera e propria politica di tutela dellÂ’ambiente, di rispetto delle
vigenti normative, di sviluppo e di progresso fondato su altra tipologia di attività .
Non è tutto, con un altro documento a sua firma datato 6 ottobre 2006, praticamente il
sindaco Felice Esposito Corcione conferma sia quanto messo in luce da “Cronache di
Napoli” quando riportava dell’immobilismo nel settore dell’urbanistica e dei lavori
pubblici dove non si era provveduto a far partire neppure le opere già finanziate, sia
quanto affermato dalle forze di maggioranza che hanno manifestato malcontento rispetto
alle stesse questioni. EÂ’ lo stesso capo dellÂ’esecutivo a mostrare il predetto documento
con il quale si chiede di far partire nel minor tempo possibile le opere già finanziate
in bilancio 2006.
“Sono consapevole del fatto che – ha affermato il primo cittadino – si debbano
dare risposte alla collettività , che si debba assicurare servizi e opere pubbliche”.
UnÂ’azione di verifica capillare sulla realizzazione di sottotetti sul territorio
cittadino è, intanto, condotta dall’estate scorsa della Procura della Repubblica di
Nola, che con personale proprio sta monitorando tutti gli incartamenti. A questo punto,
si può forse prendere atto dell’esistenza di una volontà di smuovere le acque e di
cambiare le regole del gioco per lÂ’affermazione di standard di vita migliori per tutti i
cittadini nel rispetto di
tutte le normative vigenti.
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