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Cronaca Vito Lombardi 04 luglio 2009 19:19 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sii partecipe! Decidi tu della tua vita! Vivila da soggetto attivo! Cogli il momento per farti valere! Se non ora, quando?". Esortava… “Intimoriva” la platea, con il suo fare rude, passionale, genuino, spontaneo, onesto, che non riesce a dissimulare i ribrezzi.
Era il 23 febbraio del 2008, quando la gente alla fine del suo intervento con un lungo applauso sembrò dirgli: “Capitano, mio capitano”… nel convegno organizzato dal dirigente scolastico dott.ssa Elisa De Luca , nel quale il prof. illustrava il dossier, da lui stesso realizzato, "Il triangolo della morte - Vero o Falso ? quale le fonti di informazione” .
Oggi il verace professore mariglianese Ordinario di Chimica Farmaceutica dell’Università Federico II di Napoli, Giuseppe Caliendo, è assessore all’ Ambiente della Provincia di Napoli ( il nome dell’Assessorato che si occuperà della salute dei cittadini e del territorio potrebbe essere diverso) .
La parola “aspra e feroce” arriva nelle austere stanze. L’indignazione contro i reati ambientali e l’irritazione per la lentezza burocratica degli Enti preposti a risolvere i problemi dei cittadini, hanno un' autorevole voce.
Il prestigioso quanto spinoso incarico è stato accettato non senza perplessità, dopo una lunga giornata e un’ insonne nottata di riflessione.
E noi speriamo che nei meandri della politica, offesa da troppi malfattori che la frequentano per danaro, la sua indiscussa onestà e il certo impegno riescano a donare un po’ di normalità a questa vita sempre più mortificata dagli eccessi, dalle apparenze e dalle bugie.
Ha dichiarato l’On. Paolo Russo: “Il prof. Giuseppe Caliendo è l’uomo giusto. Cesaro e il Pdl lo hanno scelto perché è il degno , competente, rappresentante della società civile, che non ne può più di menzogne e sotterfugi , che ha le capacità e l’autorevolezza per risolvere i problemi ambientali che affliggono la nostra Provincia”.
Il prof. è vissuto da sempre in via Somma a Marigliano. E noi siamo sicuri che mai dimenticherà quell’età in cui si manovravano le prime astuzie della libertà, quell’infanzia brulicante, a sciame d’api, che, in estate quando il sole si metteva di taglio, rubava felicità e avventure alla bucolica quiete di Vasca San Sossio, violentata oggi da incoscienti criminali che si credono furbi uomini d’affari. In bocca al lupo professore!
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