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Ambiente Sanità Maria Capasso 25 luglio 2018 17:14 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Disastro ambientale a Caivano. L'incendio divampato nell'impianto di rifiuti di "Di Gennaro Spa", a Pascarola, è di gran lunga superiore a quello scoppiato il primo luglio, a San Vitaliano. La nuvola nera è intensa e sfiora i 100 metri di altezza. Le persone si sono barricate in casa.
Lezzi nauseabondi si avvertono a Marcianise, il vento spira in questa direzione. Il sindaco Antonello Velardi fa sentire la sua voce di denuncia investendo anche il ministro Sergio Costa. E' duro Velardi sul suo profilo facebook: “Sono sempre più convinto che bisogna chiudere tutti questi impianti per lo stoccaggio dei rifiuti: sono bombe ecologiche. A Marcianise li chiuderemo tutti, statene certi! E sono sempre più convinto che dobbiamo prendere questa gente, i politici loro amici e complici, con i forconi: ci stanno uccidendo. Prendiamoli con i forconi!”.
L'invito alla mobilitazione chiama a raccolta tutti i sindaci per tutelare un territorio ampiamente compromesso da discariche fuorilegge e rifiuti. I Di Gennaro vantano un impero nel settore rifiuti. Fatturano venti milioni all'anno.
Il nonno Salvatore era un rottamaio, raccoglieva rifiuti e li riciclava alla buona poi la scalata e il premio del presidente della Repubblica Sergio Napolitano. Adesso questo incendio a meno di un mese di quello di San Vitaliano con diossina che appesta l'aria anche nel pomiglianese - mariglianese. Basta rifiuti e superficialità nella gestione di tali impianti
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