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Ambiente Redazione 09 giugno 2018 19:41 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - AGRIMONDA - È passato un anno dall’inizio dei lavori di rimozione del cumulo di rifiuti Agrimonda. Trasparenza era stata la parola-chiave dell’incontro informativo tenutosi nell’aula consiliare del Comune di Mariglianella l’8 giugno 2017, quando tutti i soggetti presenti si impegnarono con i cittadini.
I lavori sarebbero dovuti finire la prima settimana di ottobre 2017, per una durata totale di 97 giorni, in accordo a quanto descritto nel cronoprogramma dei lavori. Poi, per intoppi tecnici, i lavori sono stati prorogati al 31/01/2018, fino ad arrivare ad oggi.
“Stiamo ricevendo tantissime segnalazioni e richieste di residenti del posto che sono stati colti da malore, dopo aver respirato le inalazioni provenienti dal sito, o che avvertono una forte puzza e fastidi non irrilevanti, come un diffuso bruciore agli occhi”. – Ha affermato Pina Principato consigliere comunale del M5S di Mariglianella – “Abbiamo effettuato diversi sopralluoghi, non ultimo quello presso l’abitazione di una donna, che è stata fatta allontanare da casa, constatando la veridicità delle denunce.
Dalla Giunta regionale, Ente che ha redatto il progetto e appaltato i lavori, pretendiamo oggi di conoscere lo stato di avanzamento delle opere, e se, e quali monitoraggi ambientali sono stati effettuati, attraverso l’Arpac, tenuto conto che i casi di malore in questi giorni continuano a salire: molte persone sono oggi costrette a lasciare le proprie abitazioni a causa dell’irrespirabilità dell’aria”.
“Nei prossimi giorni, - conclude il consigliere comunale Pina Principato - presenteremo una interrogazione Comunale e nel contempo, attraverso i nostri Consiglieri Regionali M5S, convocheremo un’audizione in commissione Trasparenza con tutte le parti interessate.
Il ritardo, la complicazione può sempre accadere, ma è importante che i cittadini sappiano e ricevano le informazioni, in massima trasparenza, di garanzia per la propria salute, per evitare qualsiasi tipo di allarmismo”.
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