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Ambiente Sanità Maria Capasso 04 luglio 2017 18:33 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Saiello:"A vincere è la salute dei cittadini e la salubrità del nostro territorio . Ora con la stessa attenzione monitoreremo il rispetto dei termini previsti dal cronoprogramma".
MARIGLIANELLA - In dirittura d'arrivo le rimozione dei rifiuti delle ceneri combuste del deposito di fitofarmaci Agrimonda. Dopo 22 anni di false partenze e di proclami politici di ogni schieramento sono finalmente partiti i lavori di bonifica.
Era il 1995 quando il deposito situato sulla linea di confine di via Pasubio, a Marigliano, ando' in fumo. Negli ultimi anni a non abbassare la guardia sulla questione è stato il M5S che ora mette in guardia affermando che per il momento si tratta di semplice rimozione dei rifiuti e che incalzera' affinchè venga applicato tutto il cronoprogramma che prevede la bonifica.
"Per sbloccare questa epopea - dice Gennaro Saiello consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - è stato determinante il lavoro da pungolo che negli ultimi anni abbiamo messo in atto nelle istituzioni a qualsiasi livello, nel comune, in parlamento ma soprattutto in regione Campania dove si è giocata, anche per questioni di competenza, una partita fondamentale" .
Il M5S ha fatto partire una vera e propria azione di fiato sul collo sulla giunta regionale affinché si sbloccasse la palude burocratica e politica che in regione Campania da oltre 22 anni teneva impantanato il problema.
"Tante le richieste e i solleciti -afferma Saiello - che abbiamo depositato, accesso agli atti, interrogazioni fino a portare il problema direttamente in aula nella seduta del 23 gennaio 2017 del Question Time - dice Saiello - in cui strappavo ufficialmente alla Giunta, in particolare all'assessore competente, l’impegno di intervenire in tempi certi e celeri per tutelare la salute dei nostri concittadini".
La risposta dell'assessore si ebbe il 21 giugno 2017 sul burc regionale dove veniva ufficializzata finalmente la consegna dei lavori e il cronoprogramma per la bonifica.
"Avevo solo 12 anni – ricorda Saiello - quando si consumava sul territorio in cui vivo l’ennesimo scempio ambientale. Il tutto fu coperto con un telone. Un periodo lunghissimo, tante le amministrazioni di destra e di sinistra, locali e regionali che si sono susseguite. Abbiamo in questi anni assistito a tanti proclami, a tante chiacchiere ma a pochi fatti concreti! ".
Ci sono voluti paradossalmente 22 anni per chiudere una triste pagina di vergogna consumata sulla pelle e sulla salute di migliaia di cittadini, che vivono sul territorio agro-nolano e che hanno respirato lezzi dannosi per la salute. In via Pasubio si è registrato un picco di malattie tumorali e respiratorie. E' un caso o c'è una correlazione di causa ed effetto? Se lo chiedono i cittadini di questo spaccato di territorio che rientra in quel triste triangolo noto come quello della morte.
"A vincere è la salute dei cittadini e la salubrità del nostro territorio - aggiunge Saiello - Ora con la stessa attenzione monitoreremo il rispetto dei termini previsti dal cronoprogramma".
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