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Ambiente Antonio Franzese 12 giugno 2017 15:12 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Un importante passo per l'apertura del Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico di Terzigno.
TERZIGNO - Cava Ranieri. La grossa porzione di Parco Nazionale del Vesuvio, parzialmente adibita a discarica all'inizio degli anni duemila, è stata sottoposta a bonifica.
In molti rivendicano i meriti di questo "successo", primo tra tutti l'ex sindaco di Terzigno e attuale Senatore della Repubblica (ALA) Domenico Auricchio.
Il crollo si è verificato, provocando ingenti danni, e ha spinto la Soprintendenza di Pompei ad attuare il piano, già previsto, di interramento di Villa 1 e Villa 2.
Numerosi gli interventi negli scorsi anni, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Terzigno, in stretta sinergia con il Ministero della Cultura e con la dott.ssa Caterina Cicirelli della Soprintendenza di Pompei, autrice di importanti studi su Cava Ranieri.
Il supporto non è mai mancato da parte del consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli, il presidente Angelo Bonelli e l'attuale portavoce nazionale Giobbe Covatta. Da parte inoltre di Luca Abete, di Gianni Simioli de La Radiazza (Radio Marte) e del dott. Gennaro Barbato, attivista di spicco per quanto riguarda la parte archeologica.
Giovedì 15 Giugno 2017, alle ore 21:30, su Italiamia, andrà in onda una puntata speciale di Terra Mia. Tra gli ospiti in studio, il sindaco di Terzigno, l’avv. Francesco Ranieri, il dott. Gennaro Barbato e Francesco Servino.
Vanno inoltre ringraziati il dott. Antonio Irlando, presidente dell'Osservatorio Patrimonio Culturale, Vincenzo Marasco, presidente del Centro Studi Storici Nicolò d'Alagno, il collega giornalista Antonio Cangiano, il direttore Genny Galantuomo e tutta la redazione de Il Vesuviano, il dott. Raffaele Vaccaro dell'Università di Bruxelles.
Quando la volontà è forte, nessun traguardo è irraggiungibile. L'importante d’ora in avanti sarà lavorare uniti per dare forma nel giusto modo a quello che fino a poche settimane fa sembrava un sogno irrealizzabile: la creazione del Parco Archeologico, Geologico e Naturalistico di Terzigno.
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