26/04/2024
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Manifestazioni Vincenzo Esposito 13 settembre 2016 14:05 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Fede ed impegno sociale nelle parole ai presenti. --- FOTO ---
Il primo giorno di lezioni è diventato una buona occasione per un confronto tra i docenti, i genitori e Padre Maurizio Patriciello, da sempre impegnato nella battaglia di sensibilizzazione sul tema “Terra dei Fuochi”. Fede e impegno sociale sono diventati un’unica cosa nelle parole rivolte ai presenti.
Un discorso ad ampio raggio che abbraccia diversi temi sensibili, che riguardano non solo la vasta area a Nord di Napoli. Padre Patriciello, infatti, ha evidenziato come siano fondamentali una maggiore attenzione e un maggior impegno delle istituzioni sui temi dell’ambiente e della legalità.
Non a caso l’indignazione del prete è aumentata sul nuovo caso del ritrovamento, proprio degli ultimi giorni, di sacchi contenenti ricette mediche provenienti dall’Abruzzo e dalla Sicilia, dalla città di Enna: “Come ci sono arrivate qui? Chi ce le ha portate? In quei sacchi ci sono i nomi e i cognomi dei responsabili, c’è la pistola fumante. Cosa si aspetta ad arrestarli?”.
Da qui la richiesta alla Dirigente Scolastica di portare gli alunni in gita non nei luoghi soliti, ma nelle campagne di Giugliano, Caivano, Afragola, Acerra, per far toccare con mano agli studenti il male che affligge i nostri territori, per far accrescere in loro la consapevolezza e la sensibilità su uno dei più grandi disastri che ha colpito la nostra area negli ultimi decenni.
Il fatto di cronaca fa sanguinare di nuovo la ferita dello smaltimento dei rifiuti:” Parlai per quattro ore con Carmine Schiavone. Uscii dal colloquio rabbrividito. - Padre, sono stati loro a cercare noi. Gli industriali del nord ci hanno fatto capire che potevamo fare miliardi con i rifiuti. Sono stati loro a cercare i Casalesi e non i Casalesi a cercare loro. - Queste sono le parole di Carmine Schiavone che non dimenticherò mai, che mi diedero la conferma che la camorra senza l’aiuto della cosiddetta società civile colta, industriale e la politica deviata, non poteva fare i danni che ha fatto”.
Nel corso della messa celebrata nel cortile della scuola, non è mancata la centralità della Fede. E rivolto ai fautori di una esasperata laicità: “Non abbiate paura del Crocifisso in classe. L’immagine con cui ci confrontiamo è quella di un uomo a braccia aperte, pronto ad accogliere tutti, che non fa distinzione tra religioni, razze e quant’altro”. Parole significative nel momento storico in cui viviamo. Un discorso di apertura verso tutte le culture, contro le differenze e la diffidenza dei nostri giorni .
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