29/03/2024
(175 utenti online)
Arte Viviana Papilio 05 luglio 2020 16:29 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Parte da Marigliano il viaggio della mostra “Gocce d’Acqua” – opera senza autore, la collettiva che coinvolge 44 artisti e oltre 100 studenti di diversi Istituti scolastici campani, ideata da Giuseppe Ottaiano con l’intento di stuzzicare l’interesse dei curiosi portando all’attenzione il patrimonio idrico della regione.
L’installazione artistica s’accompagna al volume Terre D’Acqua, secondo della collana “Campania Bellezza del Creato” con la quale l’Associazione Terre di Campania ha inteso raccontare, attraverso scatti fotografici e didascalie, le meraviglie del territorio campano con la lente puntata ai luoghi che non rientrano nei grandi percorsi turistici noti.
Le 180 gocce lignee, decorate da artisti provenienti da ogni angolo del territorio, di dimensioni varie, ognuna portatrice di significati peculiari (l’importanza del tessuto idrogeologico, la mitologia acquatica, l’inquinamento, lo spreco, la purezza, lo splendore, l’intrinseca preziosità, l’incubatore di vita) costituiscono un viaggio tridimensionale nell’acqua, bene comune di imprescindibile valore.
La mostra è stata inaugurata il 2 luglio, giorno in cui viene celebrata Santa Maria delle Grazie titolare della omonima Collegiata che ospita l’installazione artistica: anche un modo per collegare al concetto di grazia l’unicità dell’elemento primordiale da cui origina ogni essere vivente.
Nel contesto generale degli eventi va ricordato che il vernissage dello scorso 2 luglio ha costituito la prima iniziativa pubblica di carattere culturale che ha avuto luogo sul territorio mariglianese, un simbolico battesimo per la ripresa delle attività locali sospese mesi addietro per l’emergenza da Coivd-19 e la cui mancanza serpeggia nella fetta più interessata e sensibile della cittadinanza. Ne ha espresso soddisfazione anche Don Lino D’Onofrio, primicerio dell’insigne Collegiata che ha spalancato le porte della chiesa accogliendo con gioia l’avvento della “ proposta dell’arte come esperienza che disseta, sollevandoci dall’aridità, donandoci gocce di vita”.
A fare da cornice alle sagome lignee è la Chiesa dell’Annunziata. Varcando la soglia il colpo d’occhio è suggestivo; linee e colori popolano la navata srotolandosi lungo un percorso all’apparenza casuale ma affatto involontario. Il blu, declinato attingendo alle più svariate tonalità della sua tavolozza, accompagna l’avventore lungo i “corridoi” tracciati dalla disposizione stessa delle “gocce”, evocando, tra la moltitudine di particelle poggiate al suolo o che al suolo paiono anelare dalla gabbia che le trattiene a mezz’aria, la magica sinfonia dell’acqua che scorre.
Di non complessa intellegibilità, dunque, l’installazione i cui elementi descrittivi transitano nella sfera dell’emotività, restituendo all’occhio dell’osservatore il senso di un’esperienza multisensoriale, il desiderio del rapporto tattile con l’acqua, la necessità di riscoprire e proteggere sorgenti, fiumi, bacini, acquedotti: i luoghi della Campania che irrorano di bellezza questa terra.
La mostra è visitabile fino al 6 luglio dalle 18:00 alle 22:00
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti