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Marigliano, Giulio Monda presenta istanza di azzeramento degli organi direttivi del Circolo Pd locale

Circolo PD
- Foto d'Archivio

MARIGLIANO –  Dopo i continui litigi che si stanno avendo da mesi nel Partito Democratico mariglianese, causa di tanti Consigli comunali andati deserti, il componente  Direzione  Federazione della Città Metropolitana di Napoli,  Giulio Monda, ha chiesto formalmente il commissariamento del Partito mariglianese al segretario PD della Città Metropolitana di Napoli Giuseppe Annunziata.

“Dopo aver, in diverse occasioni, – afferma Giulio Monda – espresso pubblicamente considerazioni argomentate  inerenti alla cattiva conduzione del Circolo PD di Marigliano, oggi sento il dovere di portare alla vostra attenzione un’istanza che riguarda il futuro del nostro Circolo PD di Marigliano. Un tema che tocca direttamente la trasparenza, la partecipazione e la democrazia interna del nostro partito.

In qualità di membro della Direzione della Federazione PD Città Metropolitana di Napoli, ho presentato una formale richiesta per l’azzeramento immediato degli attuali organi direttivi del Circolo PD di Marigliano, e per l’avvio di un processo di rinnovamento e ricostruzione della struttura interna.

La decisione di avanzare questa istanza non è stata presa alla leggera. Deriva da gravi mancanze che hanno caratterizzato la gestione del Circolo, con ripercussioni profonde sulla sua capacità di essere uno spazio inclusivo e democratico. La mancanza di trasparenza nei processi decisionali, l’esclusione dalla partecipazione attiva di tanti iscritti e simpatizzanti, e l’assenza di una visione politica chiara e condivisa stanno minando la credibilità del nostro partito a livello locale.

L’istanza, che trovate allegata, – conclude Monda –  illustra nel dettaglio le ragioni di questa richiesta e propone soluzioni concrete per restituire al nostro Circolo la vitalità politica e democratica che merita. Confido nel vostro sostegno affinché questa istanza venga discussa e accolta al più presto, per il bene del nostro partito e della comunità politica che rappresentiamo”.

Questa l’istanza completa:

Il sottoscritto Giulio Monda, membro della Direzione della Federazione PD Città Metropolitana di Napoli, presenta istanza al Segretario Federazione PD in indirizzo, per quanto di competenza e responsabilità, e
CHIEDE:

1. L’azzeramento immediato degli attuali organi direttivi e l’avvio di un processo di rinnovamento e ricostruzione della struttura interna del Circolo PD di Marigliano.
2. Che l’azzeramento sia adeguatamente garantito da una gestione commissariale di transizione.

La richiesta fa seguito alla mia precedente relazione riservata del 31 luglio 2024, nonché ai colloqui avuti 09 settembre 2024,e trova motivazione negli accadimenti che caratterizzano la vita interna del PD di Marigliano.
Ta le istanza si basa su una serie di gravi mancanze, perpetrate in modo continuativo e senza interruzione.

In particolare, si fa riferimento alla gestione inadeguata del Circolo, che risulta privato persino di una sede fisica, compromettendo gravemente la natura democratica, partecipata e inclusiva del partito.

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Quanto esposto in questa istanza potrà essere confermato, e non smentito, dai componenti della Direzione del Circolo, nonché responsabili degli Enti Locali e dell’Organizzazione nella Segreteria PD Federazione Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Bocchino e Vito Lombardi, e, non da ultimo, dal Consigliere Comunale Francesco Canzerlo.
Quest’ultimo, anche membro dell’Assemblea Nazionale del PD, ha recentemente rilasciato in Consiglio Comunale dichiarazioni gravi riguardanti la situazione interna del PD di Marigliano, anticipando il suo possibile abbandono del Gruppo Consiliare PD, dando diffusione della Dichiarazione a mezzo Stampa Provinciale.
Alla luce di ciò, argomento quanto segue:

Nella città di Marigliano è diffusa la convinzione che l’attuale gestione inefficace del Circolo stia danneggiando pesantemente la capacità del Partito Democratico di perseguire una linea politica chiara e orientata a una prospettiva progressista.
L’attuale dirigenza, impegnata a sopravvivere agli eventi di un’amministrazione costantemente in difficoltà,1l cui sviluppi Consiliari e Operativi non so no oggetto di specifica va lutazione e/o contestazione della presente Istanza), ignora completamente la linea politica tracciata dalla Segreteria Schlein.
L’assoluta mancanza di iniziative per sostenere la linea militante adottata dal PD a livello nazionale ha portato a una sistematica Ignoranza e occultamento della linea progressista perseguita da l partito.
Nonostante i proclami autoreferenziali, la dirigenza continua a ignorare quella che la maggioranza dei progressisti democratici considera, finalmente, una linea politica chiara, svincolata da compromessi con i poteri e rivolta a una prospettiva lungimirante.
Linea Politica realmente ispirata ai valori etici, culturali e storici del Partito Democratico, come sancito dal suo codice etico, che nel caso in esame viene costantemente tradito.

PREMESSO QUANTO SOPRA,DENUNCIO QUANTO SEGUE.

1. Erosione della Democrazia Interna

L’attua le Direzione del Circolo è stata costituita tramite processi di cooptazione, senza alcun confronto assembleare con gli iscritti (circa 600, di cui non si ha conoscenza fisica diretta). Di questi, solo una minima parte è stata invitata a partecipare a un’assemblea posticipata, cui hanno presenziato circa 50 persone tra amici e parenti dei componenti della costituenda Direzione, per ratificare formalmente una Direzione formata “con spirito unitario” in altre sedi non assembleari.
Il Coordinatore del Circolo, insieme agli attuali componenti degli organi direttivi, ha dimostrato ripetutamente l’incapacità di garantire una reale vita democratica all’interno del partito. Le decisioni vengono prese in modo verticistico, senza coinvolgimento della base, né in consultazioni limitate, il che ha genera to mancanza di trasparenza nei processi decisionali e uno spazio ridotto per il dibattito interno.
2. Esclusione dalla Partecipazione Attiva

Gli iscritti vengono considerati meri numeri ripartiti tra i cosiddetti referenti di partito, che ne sfruttano il peso nelle quote di potere decisionali. I veri progressisti democratici, invece, sono sistematicamente esclusi dalle strategie politiche, ridotti a spettatori delle decisioni prese da una ristretta cerchia di dirigenti (o, come più opportunamente, dai “quattro amici al bar”). Questo ha creato un diffuso malcontento, silente, tra quanti si
sentono sfiduciati e mortificati, alimentando un clima di disaffezione che minaccia la vitalità stessa del partito.

3. Assenza di Prospettiva Politica Condivisa
La leadership attuale non è stata capace (o non ha voluto) elaborare una visione politica chiara e di prospettiva. L’assenza di un percorso condiviso e di una dialettica interna ha paralizzato il partito, rendendolo
incapace di affrontare le sfide politiche e sociali del presente e del futuro. Questo disorientamento ha già
danneggiato l’autorevolezza e la credibilità politica del PD, che ha perso la capacità di fungere da punto di
riferimento per quanti si vogliono riportare alla partecipazione attiva. 2
In queste condizioni, l’obiettivo di recuperare al consenso la larga fetta di cittadini che si astiene dal voto (circa il 50%) risulta illusorio. Non può considerarsi un successo vantarsi di mantenere solo le quote di consenso ottenute tramite fedeltà personali, che diventano “merce di scambio” nei giochi elettorali e amministrativi.
4. Stallo Organizzativo e Programmatico
Le dinamiche interne si sono cristallizzate, impedendo ogni possibilità di innovazione e riflessione collettiva . Gli attuali dirigenti non sono stati in grado di promuovere una discussione che permetta al partito di affrontare i problemi organizzativi e programmatici con coraggio e ambizione, relegandolo a condizioni surrettizie ad altri centri decisori.
5. Perdita di Fiducia nella Dirigenza
La fiducia nei confronti degli attuali organi direttivi è venuta meno tra la base degli iscritti e dei simpatizzanti progressisti e democratici. La necessità di una politica attiva e partecipata è completamente ignorata, derisa e silenziata da quanti (beffardi) si autoproclamano “padroni del PD di Marigliano”. Di fronte a tale degrado, è necessario un cambiamento radicale che restituisca il controllo del partito alla comunità del veri progressisti democratici, iscritti o simpatizzanti, coinvolgendoli attivamente e in linea con i principi fondativi di trasparenza, democrazia e partecipazione.

 

 

RICHIESTE:

Alla luce di quanto esposto, chiedo con urgenza:

1. Azzeramento degli Organi Direttivi del Circolo PD di Marigliano e Nomina di un Commissario

L’azzeramento Immediato degli attuali organi direttivi e la nomina di un commissario per la gestione e la convocazione regolamentata di un’assemblea straordinaria degli iscritti e dei simpatizzanti. Occorre stabilire con urgenza tempi e modalità per garantire un nuovo tesseramento regolare e una successiva elezione trasparente di nuovi rappresentanti, per assicurare un reale rinnovamento della leadership.
2. Introduzione di Nuovi Meccanismi Partecipativi

È necessaria l’introduzione di procedure formali e sostanziali che garantiscano un maggiore coinvolgimento degli iscritti e dei simpatizzanti nella determinazione della linea politica e nelle scelte strategiche del partito. Tra queste, l’adozione di strumenti digitali per consultazioni ampie e un rafforzamento del dibattito assemblea re.
3. Stesura di un Nuovo Regolamento Interno

Un nuovo regolamento dovrà essere approva to per definire chiaramente le modalità di partecipazione democratica e decisionale all’interno del partito, riducendo la concentrazione di potere e garantendo la trasparenza dei processi decisionali. Occorre distinguere il valore del voto degli iscritti (deliberante) da quello dei simpatizzanti (consultivo e di indirizzo generale).
4. Processo di Elaborazione Collettiva della Linea Politica
La linea politica deve partire dalle proposte della base per giungere a un programma condiviso e sostenuto da tutti gli iscritti, attraverso un dibattito aperto, pluralista e costruttivo tra le diverse sensibilità interne.
CONCLUSIONI:
Sono convinto che solo attraverso un profondo rinnovamento degli organi direttivi e un’apertura alla partecipazione democratica degli iscritti, il nostro partito potrà risollevarsi, ritrovare autorevolezza, credibilità e tornare a essere un protagonista nel dibattito politico locale e nazionale.

L’azzeramento dell’attua le dirigenza è un passo necessario per ristabilire la fiducia con la base e tracciare un nuovo percorso di crescita, coesione e successo politico.
Rendendo Pubblica la Presente dal Profilo FB personale, confido nel supporto a questa istanza da parte di altri 3
iscritti e progressisti democratici, affinché venga discussa e accolta al più presto, per il bene del nostro partito e del futuro politico che insieme abbiamo il diritto e il dovere di costruire .

20 settembre 2024 Componente Direzione Federazione Città Metropolitana di Napoli Giulio Monda