Il salvataggio

Marigliano, Armando “l’Angelo del mare” salva tre persone tra le onde

Armando Allocca
- Foto d'Archivio

MARIGLIANO –  Scrive in redazione il signor Paolo Allocca: “Gent.mi, visto che l’atto di salvataggio che segue non ha avuto, a distanza di più di un mese, l’eco mediatico e i riconoscimenti pubblici che, si crede, giustamente spettavano, come avvenuto per altri fatti analoghi (constatato da ricerche), si sottopone alla vostra attenzione e al vostro giudizio quanto accaduto, per capire se ciò che ha fatto Armando sia stato solo importante per i salvati, per il padre e per pochi, oppure anche per la maggioranza dell’opinione pubblica e per lo Stato Italiano. Armando e suo padre sono solo due persone comuni, non competenti e non attrezzati per queste evenienze”.

Il Fatto

“Il giovane Armando Allocca rischia la vita per salvare tre persone in mare ad Eboli

Lunedì 5 agosto 2024, Armando Allocca studente di 24 anni di un paese vesuviano e suo padre Paolo originario di Mariglianella e abitante a Marigliano nel napoletano, si trovavano su una spiaggia libera di Eboli (Sa), località Campolongo a poche decine di metri, a destra guardando il mare, del relitto dello yacht arenatosi alcuni anni fa.

Quel giorno il mare era mosso; saranno state le ore 17:00 circa, quando fu chiesto loro di correre in aiuto per alcune persone che si trovavano in grosse difficoltà per le condizioni del mare e le forti correnti di risacca che trascinavano al largo. La postazione dei bagnini del lido  Arenella, adiacente, è lontanissima.

Le persone in difficoltà erano tre uomini: un anziano sui settant’anni circa, e i suoi due figli sopra i trent’anni. I due si sono precipitati in aiuto pur non avendo le competenze e i mezzi di salvataggio, per di più il padre è poco abile nel nuoto, infatti egli stesso stava rischiando di annegare anche per le correnti marine sotterranee; Armando, nel mentre, riusciva a raggiungere i tre e afferrato per primo l’anziano lo trascinava verso la riva, raggiungeva poi uno dei figli riportandolo indietro in prossimità del padre ed il terzo accanto al fratello; passato poi davanti a tutti dove poteva tenere ben saldi i piedi , formava una catena umana con i tre trascinandoli più in là al sicuro.

Quando tutti e cinque, sani e salvi, furono a riva, arrivarono i bagnini, con le loro attrezzature per il salvataggio, che erano stati allertati anche dai Carabinieri che avevano ricevuto una chiamata di soccorso, così come dichiarato successivamente dal responsabile del lido Arenella. Armando “l’Angelo del mare”, così chiamato dai bagnanti, ha salvato da solo tre vite umane”.