Cronaca

Riscossione: in commissione Bilancio il punto sulla situazione di Napoli Obiettivo Valore e Municipia

BITUS

NAPOLI – In commissione bilancio, presieduta da Walter Savarese d’Atri, (in foto)  si è discusso della riscossione con un focus sulla situazione delle società Napoli Obiettivo Valore e Municipia.
L’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta ha spiegato che all’insediamento nell’ottobre 2021 l’Amministrazione si è trovata di fronte a un disavanzo clamoroso, debito finanziario, ritardi nei pagamenti e nell’approvazione del bilancio, e una scarsissima riscossione. I crediti fiscali e tributari vantati dal Comune superavano il già ingente disavanzo. Nonostante la competenza e la dedizione del personale addetto, i risultati erano insoddisfacenti. Le cause organizzative, ha spiegato Baretta, includevano un insufficiente organico degli uffici entrate e una scarsa dotazione informatica, inserite in un contesto politico di tolleranza verso l’elusione e l’evasione, aggravato da ragioni sociali come alti tassi di povertà e disoccupazione. Tuttavia, questi fattori non giustificano la distanza tra il livello della riscossione a Napoli e quello dei grandi comuni italiani. La riscossione era la principale causa del dissesto del comune e continua a essere un problema finanziario non del tutto risolto.

L’amministrazione precedente, ha proseguito Baretta, aveva già avviato un confronto con la società Municipia, che aveva presentato una proposta di partenariato pubblico-privato. Ritenendo valido il progetto, è stata indetta una procedura di gara, conclusasi nel marzo 2023, con l’aggiudicazione della concessione in favore di Municipia S.p.A. Questa procedura riguardava l’affidamento in concessione dell’intera riscossione coattiva, compresa la progettazione, realizzazione e gestione di un’infrastruttura tecnologica per l’Ente e la cittadinanza.
Per rendere l’operazione meno estranea alla città, ad aprile 2023, Municipia ha costituito la società di progetto Napoli Obiettivo Valore (NOV) che nel mese di giugno 2023 ha sottoscritto un contratto con il Comune di Napoli, subentrando a Municipia come previsto dal Codice degli appalti. Il subentro di NOV a Municipia, ha chiarito Baretta, non si configura come cessione di contratto, ma comporta che la società di progetto diventi concessionaria a titolo originario e che sostituisca l’aggiudicatario in tutti i rapporti con l’amministrazione concedente, in quanto le prestazioni di cui Municipia è titolare, si trasferiscono direttamente alla NOV, posseduta, peraltro, come già detto, al 100%.

Per quanto riguarda i ricorsi che hanno indotto la Corte di Giustizia Tributaria di Napoli a sospendere il giudizio e a rinviare la questione alla Corte di Cassazione per chiarimenti sulla legittimità ad operare della società di progetto, Baretta ha spiegato che, considerata la delicatezza della questione, l’Amministrazione ha chiesto a Municipia e a Napoli Obiettivo Valore di adottare misure precauzionali idonee a garantire, in ogni possibile scenario, la legittimità delle emissioni dell’anno in corso e di quelli successivi. Le due società hanno accolto l’istanza del Comune e hanno deciso che Municipia si accolla direttamente la firma degli atti emessi, fino a prevedere la eventualità di riemissione degli atti già notificati, relativi all’anno 2019, in scadenza il 31 dicembre 2024.
Ad oggi sono stati emessi circa un milione di atti, tra avvisi di accertamento, solleciti e, in numero ancora limitato, azioni esecutive, ha continuato Baretta, aggiungendo che al 30 giugno 2024 si segnala un incasso totale (tra effettivamente riscosso e rateizzato) di 61 milioni di euro, dei quali 53 milioni per atti definitivi e 7 per atti non scaduti: un trend considerato positivo e in consolidamento dall’Assessore, che in circa 7 mesi ha visto entrate per circa 5 milioni al mese e i cui effetti si vedranno nel medio periodo e agiranno soprattutto sul Fondo Crediti Dubbia Esigibilità, perciò è bene elaborare soluzioni che non generino battute d’arresto.

Nel dibattito Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi La Città) si è detto non convinto che l’accollo della firma da parte di Municipia sia la soluzione migliore, è una scelta che non dirime i dubbi sul capitale sociale minimo previsto dalle norme per le società di riscossione e sulla possibilità di controllo da parte del Mef sui componenti del cda, così come previsto dall’articolo 53 del D. Lgs.446/1997. L’unica soluzione, ha concluso, è la fusione per incorporazione di NOV dentro Municipia. Gennaro Esposito (Misto) ha evidenziato che l’Amministrazione avrebbe dovuto assumere un atteggiamento di maggior cautela su questa vicenda, invitando anche a valutare un passo indietro. Rispetto alla sua richiesta di chiarimenti sull’aggio percepito da NOV, Baretta ha chiarito che al 31 maggio 2024 la società ha incassato 2,5 milioni di euro comprensivi di IVA. Una riunione della commissione Trasparenza è stata annunciata per settembre dal consigliere Salvatore Guangi (Forza Italia) nella quale saranno analizzati tutti i documenti che dal 2014 hanno dato avvio alla procedura. In caso di giudizio negativo della Cassazione, ha suggerito di rifare l’intera procedura di gara, per stabilire procedure di riscossione degne della terza città d’Italia