Con l’avvicinarsi della Festa del Papà, gli italiani si preparano a festeggiare con uno dei dolci più tradizionali: la zeppola di San Giuseppe. Questo delizioso dessert è un must per molte famiglie, e le varianti fritte o al forno sono entrambe apprezzate.
La Zeppola di San Giuseppe: un Viaggio nel Tempo
La zeppola di San Giuseppe è una prelibatezza che affonda le sue radici nella storia e nella cultura italiana. Ecco alcuni dettagli interessanti sulla sua origine:
Ricetta Antica: la ricetta della zeppola risale alla prima metà del 1800. Fu trascritta in un libro di ricette da Ippolito Cavalcante, un appassionato gastronomo dell’epoca.
Leggenda e Creatività: Tuttavia, c’è anche una leggenda associata alla sua creazione. Si narra che Maria, Giuseppe e il piccolo Gesù, dopo la fuga in Egitto, si trovarono a dover sopravvivere. Giuseppe inventò un impasto con farina di frumento che aveva una forma simile all’attuale zeppola e le friggeva nello strutto bollente. Questo gesto di creatività e amore per la famiglia ha dato vita a uno dei dolci più amati.
Il Nome “Zeppola”: gli antichi romani chiamavano la zeppola “cippus”, poiché aveva la forma di un piccolo pezzo di legno o una zeppa. Il 17 marzo, in onore delle divinità Bacco e Sileno, venivano consumate queste delizie. Nel corso del tempo, il termine “zeppola” ha sostituito il nome originale.
La Zeppola di Oggi
Oggi, la zeppola di San Giuseppe è un simbolo di festa e condivisione. Le varianti regionali possono variare leggermente, ma la base rimane la stessa: un impasto soffice e dorato, farcito con crema pasticcera e guarnito con una ciliegia candita sopra.