Cultura

Cicciano, l’Unitre inaugura l’anno accademico 2023- 2024

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CICCIANO – L’Unitre Cicciano (Università delle tre età), il 27 ottobre, ha inaugurato, presso il Centro Nadur di Cicciano, l’anno accademico 2023-2024. La serata, intitolata “Speranza e Memoria”, un titolo che fa capire sicuramente l’importanza del ricordare per le generazioni future, il confronto generazionale ed il dialogo tra anziani e giovani, insomma, l’importanza della memoria.

Relatore della serata è stato il professore Carlo Ebanista, ordinario di archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli studi del Molise; la moderatrice dell’evento è stata la professoressa Maria De Riggi, presidente dell’Unitre Cicciano. Sono intervenute: l’architetto Chiara Altieri, segretaria e delegata ai rapporti con i Giovani Unitre Cicciano, e la dottoressa Maria De Risi che ha letto passi tratti dal libro “La ruota della memoria” di Lorenzo e Carlo Ebanista.

Queste le parole di Chiara Altieri, architetto, segretaria e delegata ai rapporti con i Giovani Unitre Cicciano: “Abbiamo parlato di Speranza e memoria: la presenza dell’archeologo, il prof. Carlo Ebanista, ci ha fatto riflettere sull’importanza di proteggere la memoria per le generazioni future, la Presidente Maria De Riggi ha parlato di quanto sia necessario il dialogo continuo tra passato e futuro, tra anziani e giovani ed io, in qualità di delegata ai rapporti con i giovani, ho sottolineato la responsabilità di costruire una memoria poiché ciò che siamo è ciò che eravamo. I giovani hanno bisogno della saggezza e della forza dei propri antenati per affrontare il futuro con coraggio. La dottoressa Maria De Risi, invece, ha dato voce al libro di Lorenzo e Carlo Ebanista “La ruota della memoria.”

L’idea di una “università delle tre età” nasce in Francia, a Tolosa presso l’Università delle scienze sociali, per iniziativa del prof. Pierre Vellas che nel 1973, dopo aver scritto un libro dal titolo “Les chances du troisième age”, crea la prima “université du troisième age”. A Cicciano, l’Unitre approda nel 2002 grazie alla lungimiranza dei soci fondatori Pasquale Altieri e Ferdinando De Palma che insieme agli amici Francesca Arvonio, Giovanna Avitabile, Rosario Castoria, Ivan d’Anna, Carolina Forino, Wilma Forino, Giuliano Geri, Giuseppe Lanzano, Angela Lapetina, Luigi Magnotti, Barbato Napolitano, Anna Maria Rega, Bonaventura Serafini, Giovanni Vitale, danno vita a questa nuova avventura. Il 10 giugno 2002 il sodalizio viene presentato alla comunità con una cerimonia pubblica al Centro Sociale “Nadur”. Il 14 novembre 2002 la Sezione ottiene l’affiliazione all’Associazione Nazionale delle Università della Terza Età di Torino.

L’Unitre è nata per soddisfare le esigenze delle persone uscite dal ciclo di vita lavorativo nonché stimolare quei giovani che, dopo la scuola d’obbligo, vogliono rinnovarsi, fare esperienze e scoprire nuove opportunità. Per questo hanno creato una comunità culturale e con la fine della pandemia, che ovviamente ha rallentato le attività, stanno riprendendo a tutta velocità con i corsi di lingua inglese, spagnolo, diritto, attività motoria, ritmata, sociologia e storia delle religioni, pittura e disegno, informatica. Tutte le lezioni non sono passive, lo studente è attivo e partecipa: non a caso hanno una lectio e una disputatio. Gli incontri culturali, conferenze, gite, alle mostre collettive di pittura, acquarello, disegno e tanto altro fanno da cornice al nostro speciale modo di stare insieme. Sono volontari, senza scopo di lucro, inoltre, i loro corsi sono gratuiti grazie ai loro docenti che donano il loro prezioso tempo.

Insomma, un’associazione di promozione socio- culturale, ponte di dialogo fra generazioni passate, presenti e future, che opera da oltre 20 anni a Cicciano con un unico scopo, quello di educare, formare, informare, fare prevenzione nell’ottica di una educazione permanente, ricorrente e rinnovata e di un invecchiamento attivo, promuovere la ricerca, aprirsi al sociale e al territorio, operare un confronto ed una sintesi tra le culture delle precedenti generazioni e quella attuale al fine di realizzare una “Accademia di Umanità” che evidenzi “l’Essere oltre che il Sapere”: tutto questo grazie ai corsi di formazione, viaggi culturali ed ai momenti di aggregazione.

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