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Marigliano: un’isola ecologica che funziona!

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MARIGLIANO – L’avvicendamento del personale, la gentilezza degli addetti, le disposizioni da parte dei Tecnici comunali, segnano una nuova era per il conferimento dei rifiuti. Molti ancor non lo sanno: smaltire a Marigliano è facile, perché abbandonare i rifiuti?! Serve una campagna di sensibilizzazione.

 

Desidero ringraziare l’assessore all’ecologia Raffaele Coppola, quello al decoro urbano Mena Bolero, la Polizia Urbana e il Comandante Nacar, La Forestale e il Comandante Cavallo, l’Ufficio Tecnico nella persona degli ingg. Ciccarelli e Terracciano e, in particolare gli operatori ecologici.

Da qualche giorno sono stati rimossi, per l’ennesima volta, i rifiuti (speciali e non) abbandonati agli angoli di via Nicotera e Via Campo Sportivo. Ma, soprattutto, si sappia: sono attive le telecamere! Chi sversa illecitamente si pentirà amaramente di averlo fatto! Sono certo che i nostri Amministratori si attiveranno per promuovere la costante gestione di queste telecamere.

Deve essere un monitoraggio h24! Penso che, qualora serva, il controllo dei filmati da segnalare alle Forze dell’Ordine, possa essere affidato anche alla Protezione Civile che è un angelo custode silenzioso e vigile, atteso che l’abbandono dei rifiuti è un grave problema ambientale, oltre che di decoro. Provo vergogna a vedere divani, materassi, mobili vetusti, porte sfondate, calcinacci, pneumatici, topi grossi quanto gatti, proprio lì dove c’è la fermata di un bus; proprio lì dove un fiume di alunni e genitori si recano a scuola; proprio lì ove gli atleti del campo S.M. delle Grazie ospitano le squadre in trasferta.

Penso che a Marigliano, in tutti i quartieri, non solo a Pontecitra, debba partire una campagna di manifesti che promuova la fruizione dell’isola ecologica. Lo ammetto: qualche tempo fa andare a sversare all’isola ecologica era più complicato di quando sostenni l’esame di scienza delle costruzioni. Addetti burberi che sembravano quel tizio che chiedeva a Troisi “dove andate?”, “cosa portate?”. Oggi se vai all’isola ecologica trovi un addetto (mi spiace non ricordare il nome) che ti accoglie con enorme disponibilità e gentilezza.

Confesso che ero pronto a mostrare i denti quando volevo prenotare lo smaltimento di un rifiuto ingombrante, di un materasso. La gentilezza dell’addetto (complimenti a chi lo ha selezionato) fu disarmante: “Ma non si preoccupi! Quale è il problema? Lo sa che lei può inviarmi un messaggio al numero whatsapp 3512638302 e prenotare il nostro servizio di recupero a domicilio di ingombranti?”.

Intanto il camion di un’impresa veniva pesato sul bilico per il conferimento di ferrame arrugginito. Mi tornò alla mente ciò che affermò il commissario per le bonifiche Cicatello, quando, una quindicina di anni fa, discutevamo dell’Agrimonda che sta ancorà là: ”in Italia si producono legittimamente (da lavori industriali, edili, etc.) rifiuti che non si sa dove conferire..”, o  quando venne ad Acerra Paul Connet, contrario ai termodistruttori perchè “si brucia il rifiuto che è una risorsa”. Intanto, si parla della terza linea al termodistruttore di Acerra…

Ma, torniamo a cose più elementari: in altri comuni è stata distribuita una tessera che monitora e premia chi va a conferire. Perché non farlo anche noi? E poi: facciamo una campagna di manifesti, invitiamo i supermercati, le Associazioni dei Commercianti a fare stampare sugli scontrini uno slogan del tipo: “a Marigliano conferire all’isola ecologica è semplice e fa bene a tuo figlio!”

Nino Serpico architetto

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