News

Marigliano, Saiello su Agrimonda: basta speculazioni!

Il consigliere Saiello e' categorico:"Basta speculazioni. La politica si faccia da parte". --- VIDEO ---

1486506587.jpg

MARIGLIANO – “Basta con  le speculazioni politiche sul caso Agrimonda. Di proclami ne sono stati fatti a bizzeffe in questi anni. Destra e sinistra facessero il “mea culpa” e chiedessero scusa ai cittadini per la catastrofe che si è consumata sulla loro pelle invece di beccarsi sui meriti di una rimozione di ceneri tossiche che da 22 anni giacciono sul luogo del disastro, a ridosso delle case”.  Una rimozione che peraltro servirà solo a portare via le scorie pericolose, che già hanno fatto danni devastanti alla salute umana e all’ambiente. All’appello mancano ancora i fondi per il risanamento dei suoli contaminati della zona e della sottostante falda freatica. A gridare allo scandalo e alla vergogna è il consigliere regionale del M5S Gennaro Saiello che chiarisce il perché del “question time” del 31 gennaio mettendo in evidenza il suo ruolo di  portavoce dei problemi del territorio e del malessere di due comunità: Mariglianella e Marigliano.  

Consigliere Saiello, parte  la bonifica dell’Agrimonda ma è corsa tra i partiti a intestarsi l’iniziativa. Come stanno le cose?

Siamo passati dagli annunci spot che hanno bombardato nel 2012 e nel 2015 i cittadini a ridosso delle elezioni alle ultime schermaglie davvero patetiche. Su Agrimonda, destra e sinistra sono stati in letargo per 22 anni mentre una catastrofe si consumava sulla pelle dei cittadini. Gli unici che in questo lungo periodo hanno tenuto acceso i riflettori sulla vicenda sono stati i comitati civici, le associazioni ambientaliste, qualche giornalista non allineato e soprattutto  – da quando è nato – il gruppo locale del Movimento Cinque Stelle di Mariglianella, insieme al quale negli ultimi mesi abbiamo fatto partire una vera e propria azione di fiato sul collo per Agrimonda sia al Comune che in Regione.  

Anche i Cinque Stelle vogliono intestarsi la bonifica?

Assolutamente no. Ci interessa risolvere le questioni, i problemi della gente, del territorio. Le manipolazioni e le strumentalizzazioni non ci interessano. Basti vedere anche la miserabile vicenda seguita al “question time” in Consiglio regionale.

Il Question time?        

Si, il “question time” del 31 gennaio scorso durante il quale con forza e determinazione chiedevo spiegazioni  e date certe su “Agrimonda” al governatore De Luca e al suo vice, Fulvio Bonavitacola. Il mio intervento prima e dopo la risposta dell’assessore Bonavitacola è stato completamente e subdolamente tagliato. E’ stato fatto un uso distorto del filmato perché i vecchi partiti hanno intuito il valore che in questa vicenda ha avuto l’azione concreta messa in campo in questi mesi, in ultimo il mio intervento istituzionale in aula. Siamo diversi rispetto a loro. Siamo altro. Siamo abituati a lavorare recependo le istanze che vengono dal basso, dai cittadini, trasformandole in azioni concrete. Con Agrimonda però la situazione è davvero paradossale.

Che significa paradossale?

La gara d’appalto “per i lavori di risanamento ambientale mediante rimozione,trasporto,recupero/smaltimento dei rifiuti e indagini ambientali” del deposito di fitofarmaci Agrimonda è stata aggiudicata nel 2015 ma i lavori non sono mai partiti. 

Come nel 2015?

Esatto. La gara d’appalto è stata aggiudicata nel 2015. Il cantiere però non apre. Inspiegabilmente passano prima mesi, poi un anno. Inutilmente. Un tempo lunghissimo e prezioso per la vita delle persone e per la conservazione dell’ambiente.  

Motivo?

Mistero, questo aspetto non ci è stato chiarito. Chiedetelo al PD e a Forza Italia vediamo se sono così celeri  a fare comunicati stampa. La verità è che il teatrino dei politichesi susseguitosi negli anni ha contribuito a bistrattare il nostro territorio. Senza voler alimentare becera e inutile polemica ma questo è il quadro con cui oggi dobbiamo fare i conti.

 

Lungaggini e pastoie della burocrazia?

Più di un anno per verificare carte e procedure di una bonifica? Ma è possibile? E gli abitanti di Mariglianella e Marigliano cosa devono fare intanto? E la gente che continua ad ammalarsi?

Un altro anno di letargo…

Di fronte a questo muro di gomma, di comune accordo con il gruppo del M5S locale di Mariglianella, il 19 settembre 2016 ho presentato in Regione una richiesta formale di accesso agli atti. Volevo rendermi conto di quali  fossero gli impedimenti all’avvio dei lavori di rimozione delle scorie e bonifica del sito. Mi hanno risposto per iscritto due mesi dopo, il 4 novembre.

Cosa le hanno risposto?

Un dossier ricostruttivo della vicenda lunghissimo. Parole, parole… cose che so già. A me interessavano i motivi di tutti questi ritardi e soprattutto i tempi, il cronoprogramma della bonifica. Sono mariglianese e ho vissuto questa drammatica vicenda che ha coinvolto tutta la comunità. Per colpa di una classe politica inadeguata stiamo aspettando da 22 anni, piangendo solo morti. Una cosa intollerabile per un paese civile.   

Quindi era un dossier senza certezze?

Alla fine per acquietarci annunciarono che i lavori sarebbero iniziati nei 7 giorni successivi.  

7 giorni?

Si 7 giorni, ossia l’11 novembre scorso. Ma nulla, anche questa volta del cantiere non c’è alcuna traccia. Di fronte a questa ennesima presa per i fondelli ho deciso di presentare un’interrogazione il 9 gennaio per la seduta di Consiglio prevista il 31. “Si assumessero le loro responsabilità davanti a tutta l’opinione pubblica” mi sono detto.

Sono stati assunti nuovi impegni?

Bonavitacola ha ripromesso che a metà febbraio partiranno i lavori.

Quindi tra 10 giorni la bomba ecologica “Agrimonda” sarà finalmente un brutto ricordo?

Spero di cuore che rispettino queste date e mantengano le promesse che hanno fatto di nuovo alla popolazione di Mariglianella e Marigliano. Noi del M5S li sfiancheremo su ogni fronte finché non vedremo la rimozione effettiva di tutta quella “monnezza tossica”, la bonifica reale dei suoli e della falda freatica contaminata  e nuove indagini ambientali su tutta l’area.