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Cronaca Redazione 25 febbraio 2017 06:03 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Rientra l’allarme meningite a Marigliano. Non è più sospetta meningoencefalite come diramato in un primo momento dal servizio epidemiologico dell’Asl.
L’allarme si era sparso già in serata. L’insegnante, infatti è stata ricoverata alle ore 17:00 nell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove è stato riscontrato il caso. Subito sono state attivate le procedure . La maestra Raffaella è stata poi trasferita presso il Dipartimento delle malattie infettive e delle urgenze infettivologiche dell’ospedale Cotugno. Qui è deceduta in nottata. Dal Cotugno alle ore 2:00 parte la comunicazione del caso di sospetta malattia mortale da meningococco.
La preoccupazione è tanta. Il comandante dei carabinieri, Raffaele Di Donato, tirato giù dal letto in piena notte, ha avvisato il sindaco, Antonio Carpino, e il responsabile UOPC DS 48, Vincenzo Parrella dell’Asl di Marigliano. Insieme hanno trascorso l’intera nottata per mettere in atto tutte le procedure per la corretta profilassi con i parenti stretti e decidere il da farsi.
In mattinata, poi, il sindaco Antonio Carpino insieme a personale dell’ U.O.P.C. DS 48. – ASL Napoli 3 Sud di Marigliano, si attiva immediatamente per mettere in azione tutte le misure a tutela della comunità scolastica.
La maestra era sui banchi di scuola ad insegnare fino al giorno prima e adesso è morta. Le voci si rincorrono. La cosa certa è che è morta un’insegnante per sospetta meningite. E le istituzioni parlano addirittura di una forma contagiosa. Parte l’ordinanza di chiusura del plesso di Faibano.
Nelle scuole cittadine si scatena il caos. Le farmacie sono prese d’assalto, come la sede dell’ASL di Marigliano. I telefoni dei medici di base squillano in continuazione. E’ psicosi collettiva. Parte il provvedimento di sanificazione di tutte le scuole comunali. Oggi niente scuola e, considerato che c’è il ponte, si ritornerà dopo Carnevale.
Si affrettano tutti a dare corso alla profilassi nel plesso di Faibano, dove la povera Raffaella Angelillo insegnava. Il sindaco Antonio Carpino ha allertato medici di base e i pediatri del territorio per farli regolare di conseguenza. Il panico è anche nel primo circolo Siani, dove c’è la direzione didattica della scuola distaccata di Faibano. Si rincorrono una marea di notizie allarmanti. Vogliono tutti vaccinarsi a Marigliano o sottoporsi alla profilassi antibiotica prevista in questo caso, anche se l’insegnante non l’hanno mai vista.
L’incubo meningite assale tutti. Alle ore 10:30, l’ U.O.P.C. DS 48. – ASL Napoli 3 Sud di Marigliano fa sapere che la meningite è di origine batterica. Poco prima delle 13, poi, dal servizio epidemiologico dell’Asl arriva il contro comunicato, ma oramai la psicosi è diffusa.
Si attaccano anche i media che non hanno fatto altro che documentare e aggiornare man mano che arrivavano le notizie da parte del servizio epidemiologico. Ad ogni modo per la pace collettiva e soprattutto dei poveri familiari è una meningite da streptococcus pneumoniae, per cui non è necessaria la chemioprofilassi. Restano però i provvedimenti di chiusura delle scuole.
La famiglie Angelillo e Varchetta, però, sono distrutte: per loro il dolore resta. L’insegnante Raffaella Angelillo era una donna garbata e riservata, che non amava i riflettori. Operava con onestà e serietà. Non meritava di morire così: strappata all’affetto dei due figli e del marito, insegnante di educazione fisica, all’istituto tecnico Rossi Doria, nel giro di poche ore.
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